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Lucca, stipendi dei medici: al primo posto c’è un cardiologo. La classifica completa

di Gianni Parrini
L'ospedale di Lucca (foto d'archivio)
L'ospedale di Lucca (foto d'archivio)

Il compenso medio dei dirigenti medici nel 2024 è stato di 132mila euro lordi. Ad alzare la media sono i guadagni derivati dalla libera professione che però non tutti i medici praticano

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LUCCA. La Cardiologia di Lucca brilla e non solo per le performance sanitarie. Sono ben tre i professionisti di questo delicato settore, un fiore all’occhiello del nostro ospedale, che si piazzano nella classifica dei 40 medici più pagati. Al primo posto c’è Roberto Lorenzoni, direttore dell’Unità di Emodinamica diagnostica e interventistica del San Luca, con un reddito complessivo di 353mila euro lordi nel 2024. Si tratta di una (quasi) novità: Lorenzoni, che aveva già primeggiato nel 2019, negli anni seguenti è sempre stato nelle posizioni top ma il primo posto era solitamente occupato dal ginecologo Gian Luca Bracco che quest’anno si piazza sul secondo gradino del podio con 337mila euro lordi, la stessa cifra che lo scorso anno gli valse il primato.

Terzo posto per Carlo Alberto Sepich (295mila euro), l’urologo arrivato dal Versilia nel 2022.

Il peso dell’intramoenia

Facciamo un passo indietro per capire di cosa parliamo quando ragioniamo degli stipendi dei medici del servizio pubblico. Come ogni anno in questo periodo l’Asl nord ovest pubblica l’elenco degli emolumenti percepiti nell’anno precedente dai dirigenti medici. Lo stipendio di questi professionisti si compone di varie voci: ci sono la parte fissa e quella variabile, una legata ai risultati ottenuti e una agli eventuali rimborsi. Ma, quando è presente, la voce più "pesante" è quasi sempre quella dell’attività libero-professionale, la cosiddetta intramoenia. Si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici del servizio pubblico, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una parcella che in parte (dal 20 al 50%) viene trattenuta dall’Asl. È chiaro che i medici che praticano attività libero-professionale hanno la possibilità di rimpinguare i propri emolumenti e di conseguenza si piazzano ai primi posti della classifica. Tanto per capire: dei suoi 353mila euro di reddito, Lorenzoni ne deriva ben 243mila dalla libera professione. Idem Bracco (210mila su 337mila) e così molti altri. Altra cosa da tenere in considerazione è che gli importi pubblicati in questa pagina sono lordi e non tengono conto di tassazioni e ritenute (ad esempio l’Irpef) e, sul fronte della libera professione, di Irap, fondo di perequazione e dell’importo trattenuto dall’Asl per l’utilizzo dei locali e dei call center per la prenotazioni.

Gli altri big

Ai piedi del podio si posiziona il dermatologo Carlo Mazzatenta (294mila euro), seguito dal gastroenterologo Giovanni Finucci (274mila euro). Sesto posto per un altro cardiologo: Francesco Bovenzi (253mila euro), direttore dell’unità operativa complessa di Cardiologia. Proseguendo, settimo posto per il neurologo Marco Vista (217mila euro), ottavo per l’otorino Riccardo Mario Piane (205mila euro) andato in pensione a fine anno. Allargando lo sguardo alle altre realtà dell’Asl nord ovest (Pisa, Livorno, Massa, Versilia), si capisce che Lucca non è mal messa, a conferma che qui lavorano dei super professionisti. Nelle prime nove posizioni della classifica generale sono ben quattro i “lucchesi”. Lorenzoni e Bracco occupano il terzo e il quarto posto e sono primatisti per le loro specialità (Cardiologia e Ginecologia). Davanti a loro ci sono soltanto il dermatologo Giovanni Bagnoni (589mila euro) e il neurochirurgo Orazio Santocito (419mila), entrambi in servizio agli Spedali Riuniti di Livorno. Sepich e Mazzantenta sono 8 ° e 9°.

Dottoresse in rimonta

Tornando alla classifica dei 40 lucchesi, per trovare una dottoressa bisogna scendere alla 13esima e alla 14esima posizione dove si piazzano Fabiana Frosini (158mila euro), responsabile del Pronto soccorso del San Luca, e Maria Rosaria Bonini (155mila euro) direttrice facente funzione della Medicina trasfusionale, afferente al dipartimento delle Diagnostiche dell’Asl nord ovest. Rispetto agli anni passati le donne stanno comunque scalando posizioni: nel 2023 la prima dottoressa (ancora Frosini) era in 28ª posizione. Non solo medici, ma anche amministrativi: la direttrice generale dell’Asl nord ovest Maria Letizia Casani, ad esempio, nel 2024 ha percepito 141.471 euro, mentre il direttore sanitario Giacomo Corsini ne ha percepiti 122.057 euro.

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