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Lucca, accoltellato da tre minorenni: «Non è ancora il momento di perdonare i miei aggressori»
Il 78enne scrive una lettera di ringraziamento al questore e agli agenti
LUCCA. Le ferite dell’accoltellamento subito in via del Battistero, a pochi passi dalla sua abitazione mentre stava portando fuori il cane la notte dello scorso 15 aprile, si stanno rimarginando allo stesso modo della sua immancabile forza d’animo che lo contraddistingue da sempre. Vinicio Fruzzetti non può dimenticare, però, sia il gesto compiuto dalla baby gang composta da tre minorenni che la grande vicinanza dimostrata nei suoi confronti dalle forze dell’ordine e dai soccorritori. Sono le due facce di una vicenda, conclusa fortunatamente con il lieto fine, che ha turbato gli abitanti del cuore della città. A 18 giorni da quella serata, il presidente di Aido Lucca ammette di aver ricevuto, per interposta persone, un tentativo di richiesta di scuse da parte di uno dei due ragazzi di 17 anni, non di quello però che lo ha colpito con il coltello. «Credo che non sia giunto ancora il momento di perdonare l’aggressore – dice Fruzzetti-. Dovrebbe chiedere scusa, più che al sottoscritto, a tutta la mia famiglia per le sofferenze che ha patito in quei giorni. Sarebbe troppo facile cavarsela soltanto con delle scuse dopo che hanno messo a repentaglio la vita di una persona».
Anche con i genitori dei tre minorenni non c'è stato, per il momento, alcun tipo di contatto. «Cosa mi sentirei di dire ai familiari dei tre minori? Che avrebbero dovuto svolgere il loro ruolo di genitori prima che i figli si macchiassero di questo grave episodio- spiega senza mezzi termini Fruzzetti-. Adesso è troppo comodo intervenire: bisogna saper educare il sangue del proprio sangue. Essere dei buoni genitori è una responsabilità cruciale nell'interesse della cittadinanza». Attraverso una lettera indirizzata al questore Edgardo Giobbi, Fruzzetti ha ringraziato pubblicamente tutti coloro che si sono adoperati per aver rintracciato, in poco tempo, i responsabili. «L'evento che mi ha colpito avrebbe potuto avere un esito diverso- ricorda il 78enne-. Con queste poche righe mi consenta di ringraziare lei e, per suo tramite, tutto il personale delle volanti e delle squadra mobile. Mi considero veramente fortunato se posso scriverle per dimostrarvi tutta la mia riconoscenza. Le sarei veramente grato se estendesse tutto il mio sentimento al personale della polizia di Stato, che ha alacremente lavorato per la conclusione delle indagini. Da cittadino mi sento rincuorato dalla vostra vicinanza e abnegazione, oltre che ringraziarvi per l'assistenza possibile prestata in quei momenti terribili. Non posso stringere le mani a ognuno di loro, ma le assicuro che lo farei volentieri, perché mi sono sentito protetto». Vinicio Fruzzetti, inoltre, non ha dimenticato quanto fatto pure dai soccorritori. «Mi permetto di ringraziare tutti i soccorritori- chiosa Fruzzetti-. Dal 118 agli operatori sanitari che dal mio arrivo al pronto soccorso in poi si sono prodigati per alleviare le sofferenze del sottoscritto. Lo hanno fatto con il massimo della professionalità e carità. Sono immensamente grato anche a loro. Signor questore, ancora grazie e siccome ho trascorso 56 anni della mia vita come confratello della Misericordia, mi permetta di salutarla come usiamo noi al rientro dal servizio: Dio ne renda merito». l