Lucca, rinasce il vecchio “Nazionale”: diventerà un Centro delle Arti
Presentato il progetto che trasformerà l’ex cinema in un polo museale di livello Bertocchini (Fondazione Crl): «Sarà un luogo vivo, dove si produce cultura»
LUCCA. Per anni, le nuove generazioni hanno camminato accanto a un grande edificio addormentato, affacciato su piazzale Verdi, di fronte a porta Sant’Anna. Quella maestosa struttura ha fatto da sfondo agli incontri con gli amici, alle attese alla fermata del pullman, alle passeggiate nel centro storico. I più giovani si sono chiesti spesso cosa fosse, mentre i più anziani, con un sorriso di nostalgia, ricordavano il Cinema Nazionale, il dopolavoro della Manifattura Tabacchi, il bar, l’asilo, perfino un deposito per biciclette.
Oggi, finalmente, l’edificio rimasto fermo nel tempo si prepara a rinascere. Stavolta sotto una nuova veste: quella del Centro delle Arti di Lucca, un progetto ambizioso che mira a trasformare la città in un punto di riferimento culturale a livello internazionale.
La Fondazione Centro delle Arti Lucca, nata nel maggio del 2024 per volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Ragghianti - ETS, ieri ha svelato i dettagli del polo museale di respiro internazionale che sorgerà nel cuore della città. Con un investimento di oltre dieci milioni di euro, prenderà forma un luogo espositivo innovativo, di circa 2.500 mq, in grado di ospitare mostre ed eventi di altissima qualità. I lavori, il cui avvio è previsto per la fine di quest’anno, si concluderanno entro la fine del 2027. La presentazione del progetto si è tenuta proprio all’interno dell’edificio. All’evento sono intervenuti il sindaco Mario Pardini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, il presidente della neonata Fondazione Centro delle Arti Lucca Alberto Fontana, l’architetto Monica Gambini, e Paolo Bolpagni, direttore generale della Fondazione.
A ripercorrere la storia del palazzo è stato Marcello Bertocchini: «Oggi vogliamo che il luogo che fino uno po' ti tempo fa rappresentava così tanto per la nostra città diventi un luogo vivo, dove si produce cultura, dove gli artisti possano esprimersi liberamente. Un centro sempre aperto, capace di diventare un’eccellenza italiana e internazionale».
«Ci impegneremo per proporre un’offerta originale e distintiva, evitando di replicare modelli già esistenti, ma costruendoci una nostra riconoscibilità», ha dichiarato Paolo Bolpagni, direttore generale della Fondazione Centro delle Arti Lucca. «Le mostre saranno frutto di un percorso di ricerca, con lo scopo non solo di dare soddisfazione agli artisti che le hanno realizzate, ma di attirare un pubblico più ampio possibile».
Il nuovo Centro delle Arti sorgerà in una struttura sviluppata su più livelli, con una pianta a L. Varcato l’imponente portone d’ingresso, il visitatore sarà accolto in un grande ambiente caratterizzato da un’elegante volta e pareti affrescate: un’area che ospiterà la biglietteria e un raffinato bookshop. Alla sinistra, una caffetteria luminosa e accogliente offrirà l’occasione per una piacevole pausa. Le sale espositive, disposte su più piani, garantiranno massima flessibilità per ogni allestimento.
L’ultimo piano della torre, simbolo architettonico dell’edificio, sarà riservato all’esposizione permanente dei capolavori della collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, un vero e proprio “scrigno” delle opere d’arte che raccontano la storia della città. L’architetto Monica Gambini ha illustrato i dettagli progettuali, sottolineando un aspetto chiave: «Uno degli obiettivi principali sarà l’eliminazione di ogni barriera architettonica, per garantire un accesso pienamente inclusivo, senza percorsi differenziati».
Per restituire respiro e visibilità all’intero complesso, è inoltre prevista la rimozione delle recinzioni. «I flussi non si gestiscono con le regole, ma si orientano con proposte di qualità. Questo progetto ne è un esempio», ha dichiarato il sindaco Mario Pardini. l
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