La messa
Capannori, studente morto dopo lo schianto: due indagati per omicidio stradale
Oltre al conducente della Panda anche il proprietario dell’auto in sosta
SEGROMIGNO IN MONTE. Sono due nella fase iniziale delle indagini le persone sotto inchiestai per la morte di Rosario Evalto, il 17enne che in sella alla sua moto la sera del 28 febbraio perse la vita in via di Piaggiori dopo un primo contatto con una Panda e poi il tragico impatto su una Clio parcheggiata su uno spazio lastricato di mattonelle a ridossod ella strada.
L’ipotesi di reato è quella di omicidio stradale a carico del conducente della Panda e di chi aveva lasciato l’utilitaria francese contro cui aveva concluso la sua breve esistenza terrena lo studente del Giorgi.
La Procura ha inviato un avviso di garanzia a entrambi in occasione dell’incarico peritale finalizzato alla ricostruzione della dinamica dell’incidente in modo da consentire agli indagati di nominare un proprio professionista.
La famiglia del ragazzo, originaria della Calabria e da anni residente in zona, si è affidata all’avvocato Luca Vannelli.
Lo studio Del Cesta di San Giuliano Terme dovrà ricostruire traiettorie e movimenti dei tre mezzi protagonisti dello schianto mortale.
La moto e la Panda che procedevano nella stessa direzione e la Clio sul lato sinistro in sosta davanti ad alcuni negozi in un’area privata: la Renault nella carambola è diventata l’ultimo ostacolo per Rosario, quello fatale. Secondo una prima ricostruzione il conducente della Panda avrebbe svoltato a sinistra mentre Evalto lo stava superando.
Una manovra repentina quella dell’automobilista che lo studente non era riuscito a schivare.
L’urto tra moto e vettura aveva proiettato il 17enne contro l’auto parcheggiata sul lato opposto segnandone la sorte.
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