Ilaria, studentessa disabile e la gioia della prima neve: ha potuto sciare grazie a una slitta speciale
La gita scolastica si è trasformata in un’esperienza unica di inclusione. L’insegnante di sostegno: «Era felicissima, per lo slittino ci siamo rivolti a un’associazione ad hoc»
LUCCA. La gita sulla neve non era una novità. Ma quest’anno la tradizione scolastica è stata arricchita con un sapore diverso. Quello che, in teoria, non era possibile è diventato per magia e volontà un’esperienza che ha fatto sorridere anche una compagna speciale.
Lei si chiama Ilaria (nome di fantasia), non verbale, disabile grave a livello motorio e intellettivo. Per la prima volta nella sua vita di 24enne è stata protagonista e beneficiaria di un piccolo “miracolo”: ha scorrazzato sulla neve e si è divertita forse anche più dei compagni di classe abituati a sciare.
È una storia che trasforma in realtà i propositi dell’inclusione quella che arriva dall’Istituto Carrara-Nottolini-Busdraghi di Lucca. La scuola come ogni anno organizza tre giorni sulla neve. Li chiamano i “Giorni bianchi”.
Stavolta la destinazione è al Passo del Lupo sul monte Cimone. Tutto bene e perfetto. Solo che nell’organizzare la partenza il pensiero va a Ilaria. Portarla in montagna e lasciarla spettatrice dei sorrisi degli altri? O, peggio, farla restare a casa? Non funziona così nell’istituto lucchese. E allora l’insegnante di sostegno di Ilaria, la professoressa Francesca Balzi, anche referente disabilità per l’istituto, contatta Michele Ghelarducci dell’ASD in2thewhite (Fondazione per lo Sport Silvia Parente) per definire le attività al servizio di Ilaria.
«Abbiamo telefonato all’associazione per chiedere come avrebbero potuto aiutarci – racconta la prof Balzi – . Sono specializzati in questo tipo di sostegno. Loro hanno trovato la soluzione».
Si chiama Dualski. È uno slittino attrezzato che ha permesso alla studentessa, seguita da una guida, di sciare su tutte le piste, anche le più ripide, in tutta sicurezza, e provando sensazioni uniche. Gioia e adrenalina incredibili.
«Wow mamma» era il commento di Ilaria ogni volta che usciva sullo slittino per misurarsi con quello che fanno gli altri. Non più da osservatrice. Mai sola, la ragazza era protetta da una serie di cinghie e cinture di sicurezza. La slitta aveva un maniglione posteriore, utilizzato dalla guida per spingere lo sciatore disabile, e un sistema di sganciamento del sedile che consente agevolmente di fissare la slitta alla seggiovia. Nei giorni di un’Epifania tra stupore e felicità, Ilaria ha avuto Michele e Max come guide. Grazie alla loro premura e professionalità la ragazza ha instaurato con entrambi da subito uno splendido rapporto.
«Era molto freddo e spesso le misuravamo le temperature di mani e piedi per accertarci se stava andando tutto bene – prosegue la professoressa Balzi – . Eravamo preoccupati, ma alla fine non ha avuto alcun problema. Si divertiva e ci rendevamo conto che stava bene. La conosco da sette anni. Era raggiante».
Ad accompagnarla in questa splendida avventura, oltre alla docente Balzi, c’erano anche la professoressa Alessandra Bulckaen (organizzatrice dei “Giorni bianchi”) e i colleghi Paola Santarlasci, Giovanni Del Dotto, Maurizio Giannotti e Alfredo Rabassini.
Giorni ricchi di emozioni nel segno dell’inclusività e dello sport. La studentessa sorrideva con gli occhi nel trascorrere tempo prezioso con i suoi compagni di scuola vivendo un’esperienza intensa. Non vede l’ora che sia l’anno prossimo per tornare. Concluso l’ultimo giro e mentre la stavano riportando in albergo per il ritorno a casa, Ilaria indicava la slitta. Voleva essere di nuovo sulle piste per tornare a vivere emozioni in libertà.