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Deve mangiare pane e olio perché la carne viene data ai gatti: l'incubo in cui vive un pensionato

Deve mangiare pane e olio perché la carne viene data ai gatti: l'incubo in cui vive un pensionato

Capannori: la figlia spende solo per gli animali. Nominato un amministratore di sostegno

26 giugno 2024
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CAPANNORI. Lo hanno trovato sulla panchina di un comune della Media Valle dove da un paio d’anni era andato a vivere con la moglie e una figlia cinquantenne. Disperato, sporco e denutrito. Non voleva più rientrare a casa sostenendo che – a causa di una colonia di gatti, circa una trentina, tenuti dalla figlia a spasso in libertà dentro l’abitazione dalla figlia – da qualche mese non riusciva più a lavarsi perché aveva avuto un distacco di corrente in quanto non c’erano soldi per pagare le bollette visto che la pensione che percepiva, poco meno di 650 euro, era gestita dalla figlia che non lavorava e spendeva tutto il denaro per alimentare i suoi felini.

Non solo era costretto a utilizzare sempre gli stessi abiti, ma da tempo a tavola gli veniva servito a pranzo spesso pane e olio e qualche volta la pastasciutta. Mai la carne che veniva cucinata sempre e solo per i gatti. Una situazione di estremo disagio interrotta grazie all’intervento dei carabinieri che – dopo aver sentito l’anziano ultrasettantenne in condizioni critiche, maleodorante, con problemi agli occhi, che si lamentava anche dei continui maltrattamenti fisici e verbali della figlia e che in un’occasione è stato aggredito e costretto a farsi visitare al pronto soccorso dell’ospedale – hanno effettuato un accesso nell’abitazione in Media Valle per prendere visione della situazione.

Accompagnati dalle assistenti sociali, che erano già venute a conoscenza del caso, i militari hanno effettivamente constatato la situazione di conflittualità tra l’anziano e le altre due donne, la moglie e la figlia. Stando al dettagliato rapporto fornito dai carabinieri al magistrato c’era una reale situazione di disagio. Una casa senza acqua calda, senza corrente, senza servizi, lontana dai centri abitati e con scarsa igiene causata dagli escrementi di gatto che invadono anche l’altra proprietà limitrofa.

L’anziano chiede aiuto ai militari: vuole uscire da lì e trovare un’altra sistemazione possibilmente a Capannori dove ci sono i suoi amici e dove ha vissuto sino a qualche anno fa. Vista la situazione venutasi a creare e le condizioni di fragilità dell’anziano il magistrato decide di nominare un amministratore di sostegno a tutela dell’ultrasettantenne per l’espletamento delle funzioni di vita quotidiana.

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