Lucca, lui la lascia e lei mette sul web le foto hard dell’ex: a processo
La donna è accusata di diffamazione, stalking e revenge porn. Avrebbe anche creato dei falsi profili per colpire nell’anonimato
LUCCA. I reati sono il corollario di una relazione finita male con una delle parti che non si arrende alla chiusura del rapporto. Ma nella storia che esce dal privato della coppia e approda nell’aula di un Tribunale i ruoli di imputato e parte offesa sono invertiti.
Le accuse
È la donna a doversi difendere dall’accusa di stalking, diffamazione e persino revenge porn nei confronti dell’ex compagno di cui avrebbe diffuso le immagini di parti intime.
La sequela di contestazioni che la cronaca di solito assegna al maschio incapace di farsi una ragione di un legame esaurito, stavolta viene scaricata sulla donna lasciata.
Cambia il genere, ma non la reazione scomposta all’abbandono.
Prima udienza
Nell’udienza iniziale, durante la quale non sono stati sentiti testimoni, ma che ha dato il via al processo davanti al giudice Felicia Barbieri, imputata ed ex fidanzato non era presenti. Non era necessario. Saranno, invece, sentiti a marzo, a partire dalla parti offese, i testi dell’accusa.
Sono diverse le circostanze di rilievo penale addebitate alla donna che avrebbe dato sfogo a un rancore assoluto verso l’uomo che l’aveva lasciata.
Al netto dei litigi in occasione degli incontri tra i due, l’imputata risponde del reato di stalking per aver assediato di persona e attraverso l’uso di cellulari e social il compagno con cui aveva rotto.
False pagine web
E nel medesimo contesto di un delirio fuori controllo avrebbe pure creato delle pagine web, sotto mentite spoglie – ma fino a un certo punto visti i risultati -, per pubblicare foto private e gli organi sessuali dell’ex, accompagnati da insulti, offese e considerazioni che hanno poi completato la sequenza dei reati con il carico della diffamazione e del revenge porn.
Immagini private che di solito vengono diffuse dagli uomini lasciati per vendicarsi offrendo, alla platea di Internet, l’intimità di quella che era una coppia.
Un reato e un tradimento di una fiducia con il senno di poi mal riposta.
Gli episodi ripetuti
Il sistema utilizzato è lo stesso e gli episodi da cui l’imputata deve difendersi sono diversi e ripetuti nel tempo.
È il senso di un accanimento che alla lunga è diventato una denuncia da parte di chi ne subiva le conseguenze. E ora un processo con lei accusata di aver diffuso le foto hard di lui in una ribaltamento dei ruoli processuali di una storia di sentimenti naufragati nella vendetta più livorosal