Sogno a luci rosse infranto: entra in un sito d’incontri ma gli rubano i risparmi
Un impiegato, minacciato dopo un sms a una ragazza conosciuta in una chat per single, versa 4200 euro
LUCCA. Navigava in rete alla ricerca di trasgressione ed erotismo, ma il sogno a luci rosse si è infranto contro una rete che non perdona e alla fine quella piattaforma di evasione gli è costata cinquemila euro. Tutti i suoi risparmi. A finire nelle maglie del web un ventiseienne impiegato della Lucchesia che lo scorso gennaio si è imbattuto in un sito di incontri con ragazze con cui poter avere un approccio. Per entrare nella piattaforma il giovane ha inserito il suo numero di cellulare accanto al telefono di una delle ragazze fotografate in pose decisamente osé inviando un messaggio con apprezzamenti sulle forme della giovane donna. Il tutto nella speranza di ricevere una risposta, iniziare una conversazione e chissà, magari avere di lì a poco un appuntamento per un primo incontro.
Minaccia e paura
Ma qualche giorno dopo il suo telefono – tramite whatsapp – riceve un inquietante messaggio: «Sono il capo degli assassini». All’incipit facevano seguito frasi minacciosa con richiesta di denaro per il disturbo e l’inquietudine causata alla ragazza sua protetta. Intimorito, il giovane impiegato ha chiamato l’utenza telefonica del minaccioso messaggio whatsapp cercando di spiegare le sue ragioni e ribadendo con fermezza l’invio di un unico sms con frasi di apprezzamento per la ragazza in foto. Ma dall’altra parte come unica forma di scusa accettata c’era una richiesta di denaro: 1500 euro. «Altrimenti tu e la tua famiglia passerete guai seri» la chiosa finale del passaggio del famigerato «Capo degli assassini» con utenza a Santo Domingo. Terrorizzato l’impiegato ha provveduto ad effettuare tre transazioni da 600, 450 e 400 attraverso un’applicazione di provenienza estera (Seattle, Stati Uniti) denominata «Remitly» e indirizzata a soggetto di Santo Domingo.
Estorsione continuata
Tutto finito? Neanche per idea. L’8 febbraio nuovi messaggi intimidatori con richiesta di 800 euro sempre da versare al soggetto di Santo Domingo tramite l’identica piattaforma. Ma non era ancora abbastanza perché il giorno una nuova istanza di 2000 euro con le identiche modalità che il giovane spalma in tre rate. Solo a quel punto, con il conto corrente prosciugato e le 4200 euro volatilizzate, si è rivolto ai carabinieri. Ma dalle indagini svolte quell’utenza è risultata inesistente. E l’indagine verrà archiviata. Potenza della rete...