Puccini, ora Del Ghingaro bacchetta Alberto Veronesi
Il presidente del Comitato aveva attaccato duramente il Pd
LUCCA. Il Pd (anzi, i Pd: quello di Lucca e quello di Viareggio) contro Alberto Veronesi che risponde a brutto muso. Il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro che invita Veronesi a tenere un profilo basso. I dem viareggini che replicano al maestro. Grande è la confusione sotto il cielo del Comitato per le celebrazioni pucciniane ma, contrariamente a quel che sembrava a Mao, la situazione sembra essere tutt’altro che eccellente.
La pietra dello scandalo è stato l’addio di Giovanni Bussu, il secondo tesoriere “bruciato” nella breve vita del Comitato presieduto da Veronesi. Dimissioni sulle quali sono intervenuti sia il Pd di Lucca che quello di Viareggio. Per il primo, «il presidente Alberto Veronesi evidentemente, non ispira fiducia al punto che i tesorieri se ne vanno tutti. D’altronde chi vorrebbe prestare il proprio nome e la propria esperienza a gestioni non proprio cristalline, da parte di Veronesi, delle risorse pubbliche del Comitato, così come emerso anche da alcune relazioni rese pubbliche da componenti autorevoli del Comitato stesso? Bussu ha 35 anni di esperienza in posizioni apicali di banche nazionali ed è stato nominato tesoriere nello scorso dicembre. Un incarico lampo, interrotto dopo poco più di 3 mesi. Il motivo lo possiamo tranquillamente immaginare: Alberto Veronesi non è una figura che ispira fiducia e il fatto che il sindaco Pardini continui a proteggerlo e a coprirlo non fa che peggiorare le cose».
La segreteria viareggina del partito, d’altra parte, spingevano i sindaci presenti nel Comitato a chiedere le dimissioni di Veronesi per permettere all’organismo di poter funzionare senza ulteriore problemi.
Un attacco concentrico al quale il direttore d’orchestra ha risposto in maniera durissima: «Il Pd a firma Schlein è ancora peggio di quello a firma Letta. Il Pd lucchese, che si nasconde dietro la sigla per paura folle delle querele che già sono fioccate su propri esponenti singoli, straparla di cose di cui non sa nulla pontificando solo sul proprio schiumante odio per Alberto Veronesi. Abbiamo già detto che è normale che odino Veronesi, con un manipolo di consiglieri li ha buttati fuori per almeno dieci anni dalle stanze del potere, dove stavano di molto bene». Poi Veronesi entra nel merito: «Dimissioni del tesoriere per polemica con il Presidente? Falso, si tratta di dimissioni tecniche concordate per impossibilità di eseguire il compito essendo il tesoriere fuori Italia per lavoro sempre più pressante. Gestione non cristallina dei fondi? Falso, i fondi sono amministrati dal Comitato, non dal suo presidente. Tre bandi esauriti in un cofanetto celebrativo? Falso, i tre bandi sono su “tutela dei luoghi”(570.000), “inaugurazione delle Celebrazioni”(230.000) e, ultimo, su un “cofanetto celebrativo”(70.000). Perdere tempo prezioso? Falso, purtroppo per questi buoni a nulla le celebrazioni saranno belle, forti e indimenticabili».
Ieri, di prima mattina, a gettare acqua su fuoco ci ha provato il sindaco di Viareggio Del Ghingaro: «Invito il presidente Veronesi ad abbassare i toni: le forze politiche hanno il diritto di protestare e il comitato il dovere di lavorare. Si risponda con i fatti – continua il primo cittadino - in trasparenza e correttezza, a chi solleva polemiche, giuste o sbagliate che siano, sull’operato di un rappresentante istituzionale, tanto più se nominato dal Presidente del Consiglio. Non è bello leggere continue risposte piccate nei confronti degli interlocutori più o meno informati, che legittimamente usano la politica per contrastare una nomina a loro non gradita e sollevare perplessità sulla conduzione del Comitato, che deve necessariamente attenersi a criteri di competenza, rigore e metodo».
Per Del Ghingaro il Comitato «non deve avere colore perché ciò comporterebbe uno snaturamento dei propri compiti e delle proprie finalità. Le dimissioni di alcuni membri possono alimentare dubbi o strumentalizzazioni in alcuni interlocutori: si spieghino le motivazioni addotte da chi ha deciso di fare un passo indietro, senza ricami politici che altro non fanno che acuire i contrasti. Lo si faccia rispettando il prestigioso incarico istituzionale ricevuto e si lasci ad altri l’esercizio del diverbio politico».
Secondo quanto risulta, Veronesi avrebbe “promesso” ai sindaci di non rispondere più agli attacchi ricevuti. Ma tutto questo non ha convinto il Pd di Viareggio: «Veronesi, ancora una volta, la butta in politica per coprire i problemi del Comitato delle celebrazioni pucciniane da lui presieduto.il Presidente non trovi di meglio da fare che attaccare la nostra comunità politica che pone delle questioni oggettive rispetto a un’azione e un’immagine di un Comitato caotico e che naviga a vista.Nei nostri interventi abbiamo sempre dato disponibilità a lavorare per far sì che i fondi venissero spesi nel migliore dei modi. Purtroppo quando è diventato evidente che i problemi del Comitato hanno a che fare con la figura del presidente, come ampiamente dimostrato dalle dimissioni che fioccano in ogni occasione, non abbiamo potuto fare altro che chiedere un gesto di serietà: le dimissioni per salvaguardare lo stanziamento dei 9,5 milioni di fondi per il territorio della provincia di Lucca per una degna celebrazione del centenario dalla morte di Giacomo Puccini».
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