Il Tirreno

Lucca

La sentenza  

Cassazione conferma l’ineleggibilità di Puglia e Pellinacci nell’Asbuc

G.P.

28 aprile 2021
2 MINUTI DI LETTURA





Vagli sotto. La Cassazione conferma l’ineleggibilità di Mario Puglia, Mirna Pellinacci e Angelo Girolami nell’Asbuc, il comitato per l’amministrazione separata dei beni ad uso civico dei Comuni di Vagli e Stazzema. Ora l’organismo rischia il commissariamento, ma andiamo con ordine.

La vicenda ha origine a seguito della consultazione elettorale del 15 gennaio 2017, che vide l’elezione di Puglia (allora sindaco di Vagli), Pellinacci (vice) e Girolami (consigliere comunale). A seguito di quel risultato (Puglia ottenne 215 e veniva così riconfermato all’interno di un organismo di cui faceva parte già da 20 anni) alcuni cittadini sollevarono la questione dell’ineleggibilità dei tre. Ne avevano fondati motivi. L’Asbuc, infatti, non è un organismo secondario: controlla diversi ettari di terreno, ma soprattutto le ricchezze del sottosuolo e quindi le cave estrattive. A sostenere le ragioni dei ricorrenti si aggiunse anche la Regione Toscana. In primo grado il tribunale stabilì che il ruolo di Puglia, Pellinacci e Girolami nell'amministrazione comunale di Vagli era causa di incompatibilità, in quanto i tre erano componenti di un organo che esercitava poteri di controllo su Asbuc. La corte d’Appello confermò la sentenza di primo grado ma Puglia, Pellinacci e Girolami presentarono ricorso in Cassazione. La sentenza è stata pubblicata il 23 aprile: al termine della camera di consiglio, la prima sezione, presieduta dal giudice Antonio Francesco Genovese, ha rigettato il ricorso compensando le spese di lite tra ricorrenti e Regione Toscana. Adesso resta da capire cosa accadrà all’Asbuc, che rischia di essere commissariato dalla Regione Toscana. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni