Il Tirreno

Lucca

Il primo distributore a Borgo Giannotti

di Paola Taddeucci
Il primo distributore a Borgo Giannotti

Nella foto in regalo oggi con il giornale una visione anni Trenta del quartiere “degli affari” a due passi dalle Mura

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LUCCA. È Borgo Giannotti il luogo del cuore che Il Tirreno ricorda giovedì 18 giugno con la decima delle 24 stampe in regalo per i lettori. Una bella immagine dell'Archivio fotografico lucchese “Arnaldo Fazzi” riporta indietro agli anni Trenta, quando nel celebre e storico quartiere a ridosso delle Mura arrivò il primo distributore di benzina.

Nel confronto con lo scatto dei nostri giorni ci sono tante differenze, dovute principalmente al passare del tempo: sono passati ottantacinque anni, le sporadiche auto allora in circolazione oggi dominano la scena, la via principale non era stata ancora asfaltata. Ma nella sostanza Borgo Giannotti è ancora una delle zone economiche più vitali, come lo era in quel periodo e com'è sempre stata. Dalla metà del 1800, per esempio, fu sede della Borsa. Che non si occupava di azioni, titoli e indici, ma di paglia. Si chiamava proprio come le moderne piazze finanziarie e vi si decideva il prezzo della materia prima e il costo di riferimento per tutta l'Europa. La Borsa di Borgo Giannotti era così importante perché la paglia era la base per realizzare la carta-paglia, ossia la carta gialla usata per imballare, che è stato per decenni il prodotto principale dell'industria cartaria lucchese. L'aveva inventata per caso nel 1834 un farmacista di Villa Basilica, Stefano Franchi, mescolando paglia, calcina e acqua. Il successo della sua invenzione fu notevole. Tanto che nel 1911 la provincia di Lucca vantava 106 cartiere artigianali e a conduzione familiare, con circa 1.400 addetti in totale. E in tale contesto la produzione della carta-paglia raggiunse i 65.000 quintali l’anno. L'era della tanto amata carta gialla finì negli anni Settanta quando venne sostituita dal tissue e dal cartone ondulato: nel 1976 una legge, rivolta a proteggere l'acqua come bene ambientale, ne rese troppo onerosa la produzione. Ma Borgo Giannotti era una tappa obbligata per trattare gli affari anche in altri settori. Facoltosi mercanti, abili artigiani e gente comune si davano appuntamento lungo la via principale per mediare sui prezzi e garantirsi gli acquisti migliori. Non a caso era il crocevia tra alcune direttrici importanti del territorio: quella che portava al mare, attraverso la via per Camaiore, e quella che collegava la pianura lucchese alle montagne della Garfagnana. A ricordare questo ruolo di snodo c'è ancora il cosiddetto Indicatore installato nell'Ottocento con la segnaletica che indica, appunto, le località di Camaiore, Bagni (Bagni di Lucca) e Castelnuovo. E poi, impossibile dimenticarsi che al Giannotti – come viene chiamato confidenzialmente dai lucchesi – ogni anno torna la grande fiera del Settembre: la fiera di Lucca per eccellenza, irripetibile momento di incontro tra la tradizione e le novità del mondo artigianale e commerciale. Commercio in primo piano anche nella stampa dei “Luoghi del cuore” che i lettori troveranno in edicola venerdì 19 giugno con la copia de Il Tirreno: si parla di via Fillungo. Come di consueto ci saranno un'immagine d'epoca, il suo corrispettivo attuale e un testo che ne racconta storia e curiosità. La distribuzione delle schede, per questa settimana, terminerà sabato 20 giugno e riprenderà lunedì 22 giugno fino al 4 luglio, tutti i giorni eccetto la domenica.

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