Lucca, nuova aggressione contro un’operatrice di psichiatria
La Uil: “Inaccettabile una situazione di pericolo nonostante le ripetute segnalazioni”. Un paziente da mesi crea problemi nel reparto
LUCCA. Lucca È successo di nuovo in un contesto, quello ospedaliero di psichiatria, in cui gli operatori sono bersagli delle violenze dei pazienti. Il 22enne di origini asiatiche ha aggredito un’altra operatrice dopo i precedenti episodi di fine novembre. La donna è stata costretta a farsi medicare al pronto soccorso dopo l’aggressione a suon di pugni del giovane che resta libero all’interno del reparto. E che mantiene un comportamento violento e minaccioso mettendo costantemente a rischio la sicurezza di chi lavora per assistere e curare.
Pietro Casciani, segretario Uil Fpl, esprime la propria piena solidarietà e vicinanza all'operatrice sanitaria aggredita prima di Natale. «Quanto accaduto non rappresenta un evento imprevedibile né isolato – aggiunge il sindacalista - ma l’ulteriore conferma di una situazione critica da tempo nota e più volte segnalata. Parliamo di un paziente già conosciuto per comportamenti aggressivi, ricoverato da tempo e in attesa di trasferimento, che in passato ci risulterebbe abbia già causato conseguenze fisiche ad altri operatori, con lunghi periodi di assenza dal lavoro. È inaccettabile che, nonostante le segnalazioni ripetute e la gravità degli episodi pregressi, permanga una condizione di rischio costante per medici, infermieri e operatori socio-sanitari, lasciando il personale esposto a nuove aggressioni mentre svolge il proprio lavoro di cura e assistenza». Uil Fpl denuncia «con forza che la sicurezza nei reparti più delicati non può essere demandata alla sola professionalità degli operatori, né può essere affrontata con misure tampone o interventi tardivi. Servono decisioni chiare e immediate». Per il sindacato è necessaria una valutazione tempestiva delle situazioni a rischio elevato; l’attivazione di percorsi rapidi di trasferimento per pazienti con comportamenti violenti reiterati; il rafforzamento delle misure di sicurezza e del personale nei reparti più esposti; il pieno coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. «La crescente preoccupazione tra gli operatori si accompagna anche al malcontento dei cittadini, che hanno diritto a strutture sanitarie sicure, capaci di tutelare sia chi lavora sia chi è in cura – conclude Casciani -. Uil Fpl Lucca continuerà a vigilare e a farsi portavoce delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità, perché la violenza non può e non deve diventare parte della normalità lavorativa».
