Il Tirreno

Lucca

L’intervento

Lista stupri a Lucca, i rappresentanti d’istituto: priorità ascoltare le ragazze

Lista stupri a Lucca,  i rappresentanti d’istituto: priorità ascoltare le ragazze

Il documento diffuso in serata sul caso esploso mercoledì mattina

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Lucca. Sul caso della lista stupri apparsa nei bagni dei maschi al Vallisneri intervengo i rappresentanti di istituto Emma Giannini, Leonardo Lassi, Maria Ida Barberi e Lorenzo Lippi.

“Come rappresentanti degli studenti del Liceo Scientifico A. Vallisneri ci sentiamo in dovere di esprimere le nostre opinioni e considerazioni riguardo al recente avvenimento. Nel nostro istituto sono avvenuti vari atti vandalici, ma mai mirati alla violenza contro gli studenti e le studentesse. Il corpo studentesco, durante la giornata del 3 Dicembre, si è subito mosso, mostrando profonda solidarietà nei confronti delle ragazze coinvolte, ma soprattutto unione di fronte ad una tale ingiustizia. Noi studenti troviamo questo atto abominevole, un gesto che non appartiene affatto alla comunità che rappresentiamo, né alla realtà che ci riguarda. C'è chi parla di bravate, ragazzate, uno scherzo, ma siamo ragazzi ormai prossimi all'età adulta, dovremmo essere in grado di prendere decisioni e il momento del gioco è ormai terminato. In un mondo come quello attuale, pieno di violenza, femminicidi e disparità, riteniamo inaccettabile un atto di questo genere. Un gesto che mira solo alla violenza e alla minaccia sul singolo individuo. Abbiamo scelto consapevolmente di non entrare nei dettagli dell’accaduto per tutelare la privacy e la volontà delle ragazze coinvolte, che devono essere le prime a decidere come e quanto far conoscere ciò che è successo. Ogni nostra comunicazione e iniziativa proseguirà nel pieno rispetto delle loro volontà. Come comunità studentesca, ci impegniamo tutti, non solo a sostenere le ragazze coinvolte, ma anche a collaborare affinché i responsabili di questo gesto vengano individuati. L’unione che abbiamo mostrato in queste ultime ore rappresenta la nostra risposta più forte alla violenza e alla paura. Ascoltare la voce delle ragazze coinvolte è la nostra priorità: hanno chiesto di non dar luogo a manifestazioni o iniziative pubbliche, e noi rispettiamo questa scelta. La loro serenità e le loro volontà vengono prima di tutto. Riteniamo inoltre necessario avviare una riflessione collettiva, che coinvolga studenti, docenti e famiglie, per comprendere come sia stato possibile arrivare ad un gesto del genere e cosa possiamo fare per evitarlo in futuro. Crediamo che solo attraverso l’educazione al rispetto, al consenso e alla parità si possa costruire una comunità scolastica più sicura e consapevole; ci teniamo inoltre a sottolineare l’importanza della presenza dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole, ancora di più dopo avvenimenti come quello del nostro Liceo, che non rimane un caso isolato”.

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