Il Tirreno

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Sicurezza

Fornaci di Barga, rissa con un ferito al parco


	Il parco Menichini
Il parco Menichini

Intervento i carabinieri, quattro i coinvolti: uno in ospedale con 6 giorni di prognosi

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FORNACI DI BARGA. Rissa tra quattro giovani nordafricani al parco Menichini con un ferito portato in ospedale (6 giorni di prognosi). E’ successo sabato inorno alle 21.

Una mamma ha cercato di interrompere la discussione, a tratti violenta e con uno scontro fisico, ma quando ha capito che non l’avrebbero ascoltata ha chiamato i carabinieri.

La sindaca Caterina Campani annuncia maggiori controlli nell’area del parco, frequentata da famiglie con bambini, mentre Fratelli d’Italia di Barga in una nota

“manifesta solidarietà e vicinanza alla cittadinanza di Fornaci, ostaggio sempre più di risse e di insicurezza da parte di facinorosi ormai noti ai più. Stigmatizza l'inazione dell'amministrazione comunale che si riempie di vane e vacue parole su fantomatici "controlli" senza fare seguire fatti e comportamenti concreti, abbandonando al caos e all'anarchia Fornaci di Barga, come ha dimostrato la rissa al parco Menichini tra quattro persone di origine egiziana culminata con un ferito dalla prognosi di 6 giorni. Facendo i complimenti alla madre che presente, con grande prontezza di spirito, ha avvertito immediatamente le forze dell'ordine evitando un ben peggiore risvolto della situazione, il circolo di Fratelli d'Italia si sente di affermare che la misura comincia però ad essere colma. Le famiglie hanno il diritto di sentirsi sicure nelle aree pubbliche e a maggior ragione nei luoghi frequentati da bambini, che ormai pare siano ridotte ad arene urbane. Questo infatti non è che il più eclatante dei fatti relativi alla sicurezza di Fornaci di Barga, un evento grave che dovrebbe segnare la fine di questa situazione ma che probabilmente, considerando l'atteggiamento passivo che pare abbia avuto finora dall'amministrazione, rischia di essere solo l'ennesimo passo verso qualche a questo punto già annunciata tragedia. Invitiamo l'amministrazione comunale a non nascondersi dietro comunicati propagandistici ma a garantire fatti concreti, iniziando da un più capillare utilizzo di telecamere, un aumento dei punti luce nelle zone strategicamente più a rischio e un generale aumento di sicurezza nelle zone considerate a rischio, perché il comune è di tutti e non è ammissibile che il suo territorio sia ostaggio di elementi violenti e pericolosi”.

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