Aspetti i Lupi, c’è Dell’Agnello: Libertas ko ad Avellino
Irpini trascinati proprio dal livornese (17 punti e 10 rimbalzi). Tanti rimpianti: Woodson (27) e Tiby (24) sono super ma a steccare sono gli italiani
AVELLINO. Peccato, peccato e ancora peccato. La Libertas perde ad Avellino e sul pullman che riporta la squadra a Livorno, sono stati imbarcati milioni di rimpianti anziché i due punti. D’altronde gli Amaranto hanno mostrato il loro volto migliore solo nel secondo quarto (vinto 26 a 13). Per il resto hanno sofferto l’intensità dei Lupi d’Irpinia bravi a mascherare l’assenza di Chandler con un superGrande e con un ottimo Dell’Agnello che ha fatto l’americano (per lui doppia doppia con 17 punti, 10 rimbalzi).
La Bi.Emme. Service invece, ha concesso qualche canestro facile di troppo nel pitturato (ne ricordiamo almeno 4 segnati proprio da Dell’Agnello in beata solitudine) e non ha ammazzato la partita quando Avellino aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Inizio molle
In settimana coach Andrea Diana aveva chiesto grande attenzione da spalmare su tutti i quaranta minuti, ma in modo particolare all’inizio della sfida. E invece anche a questo giro, non sono stati gli ospiti a scattare per primi dai blocchi di partenza. I lupi – come da contratto – hanno subito azzannato la partita con alte percentuali nel tiro da 3 (al 15’ erano al 50%: 6/12) e soprattutto con una difesa dura.
Così gli Amaranto hanno dato la poco gradevole sensazione di remare controcorrente, costretti sempre a cercare soluzioni negli ultimi dei 24” a disposizione: una manna per i ragazzi di Buscaglia che sono scappati in un paio di circostanze fino a +7 dopo aver segnato addirittura 25 punti nei primi 10’.
Una tripla di Grande è stata però l’ultima fiammata dei biancoverdi (col tabellone che segna 33-26 al 13’49”) perché poi Tiby ha lanciato il guanto di sfida ai Lupi.
Break e controrimonta
La Libertas ha preso a giocare da Libertas: difesa pulita, transizioni, contropiedi, canestri dalla distanza e match rivoltato come un calzino fino al 38-46 dell’intervallo lungo. Sarebbe bastato (più facile a dirsi che a farsi) proseguire su quella linea di rendimento per portare a casa il risultato. E invece, nel primo possesso del terzo quarto la LL ha perso banalmente un pallone e Avellino è uscita dal torpore. Al 5’ è stato pareggio a quota 55. Poi Avellino ha proseguito la fuga per la vittoria anche a cavallo del terzo e ultimo quarto (68-64).
La Libertas ha reagito (Tiby, più rubata e appoggio di Valentini per il 68-64). Woodson ha sospinto i suoi a -1 in due circostanze, ma ormai l’attimo fuggente se n’era andato anche perché i Biancoverdi menavano come fabbri, senza che la triade in grigio se ne accorgesse (alla fine 28 tiri liberi tentati da Avellino contro i 14 della LL). La truppa di Diana ha provato l’estrema rimonta, ma quando sul 79-75 non è stato fischiato a Mussini un antisportivo solare su Valentini lanciato in contropiede, è stato chiaro a tutti come sarebbe andata a finire.
Nel finale lo stesso Valentini ha fallito la tripla del -1 sull’82-78 e il gioco del fallo sistematico ha finito per dilatare il distacco tra le due squadre.
Peccato, peccato e ancora peccato, perché alla resa dei conti l'impresa era senza dubbio alla portata della Libertas e non soltanto o perché ad Avellino mancava lo straniero Chandler, ma pure perché è rimasta l'idea che sarebbe stata sufficiente un pizzico di attenzione in più. Adesso testa a mercoledì quando al Modigliani Forum arriverà Forlì.
