Il Tirreno

Montecatini

Il funerale

L'addio a Eleonora, morta a 23 anni dopo il malore sulle Apuane: «Sarai sempre nei nostri cuori» – L’ultimo gesto di bontà: donati gli organi

di Luca Signorini

	L'ultimo saluto a Eleonora Ottanelli a Montecatini (foto Nucci)
L'ultimo saluto a Eleonora Ottanelli a Montecatini (foto Nucci)

Strazio e commozione nella basilica di Santa Maria Assunta a Montecatini, gremita di persone. I ricordi degli amici: «Hai portato bellezza nelle nostre vite, ci hai dato luce e colore»

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MONTECATINI. «A Eleonora diciamo il nostro ciao». La chiude così l’omelia don Gianluca Diolaiuti. Un semplice ciao, come si direbbe a una ragazza di 23 anni sicuri di rivederla di nuovo. Lo strazio è troppo, nessuno è capace di affrontare un momento del genere. Eleonora Ottanelli non c’è più, stroncata da un malore nel fiore dei suoi anni. Una tragedia che ha sconvolto la Valdinievole.

La donazione degli organi

Oggi era stracolma la basilica di Santa Maria Assunta a Montecatini. Lei in una bara bianca. Il sacerdote cita il commento teologico a “Le avventure di Pinocchio” del cardinale Giacomo Biffi: «Eleonora è stata la fata turchina al Parco di Pinocchio: una figura chiave come idea della redenzione e per il principio femminile della salvezza, che può guidare a lieto fine la tragedia del protagonista ribelle (Pinocchio). E oggi Eleonora ha fatto il suo ultimo gesto di bontà attraverso la donazione degli organi».

Il ricordo della migliore amica

Il dramma nelle parole dell’amica del cuore. «Io ed Eleonora siamo diventate migliori amiche alle scuole medie, ci raccontavamo i nostri segreti e ci confessavamo le cose più imbarazzanti. Non c’erano giudizi tra noi, ci siamo sempre accettate per i nostri difetti ed errori. Era la più gentile di tutti, sbadata, buffa, ti trascinava nella sua visione delle cose con una bellezza unica, che ti restava addosso». «Sei speciale – ha detto l’amica – ti ringrazio per la tua amicizia unica, genuina, per le tue risate contagiose. Ti custodirò per sempre nel mio cuore. Ciao sole mio».

Il malore durante l’escursione

Come accettare una simile perdita per i genitori Silvia e Daniele, per il fratello Luca, il fidanzato Jacopo, i nonni, gli zii, tutti i parenti e gli amici. Il dolore è immenso. La 23enne era sveglia, solare, allegra, dai mille interessi, intraprendente, battagliera, forte. Finché lunedì il suo cuore l’ha tradita, appena iniziata la ferrata del monte Procinto, sopra Stazzema. La corsa all’ospedale di Cisanello a Pisa con l’elisoccorso. Il giorno dopo il decesso.

«Un raggio di sole»

Chi era Eleonora negli altri messaggi letti dal pulpito della basilica, gremita e silenziosa. «Hai portato bellezza nel mondo e nelle nostre vite. Ci hai dato colore e luce». E ancora: «Un raggio di sole come Eleonora non me lo aspettavo proprio. Aveva deciso di imparare l’uncinetto. Con quale gioia ha fatto la sua prima mattonella e poi la sua prima coperta con scritto il suo nome. Era una cosa nella quale credeva davvero, la lotta contro la violenza sulle donne». All’opera relazionale condivisa “Viva Vittoria”, che ricopre piazza del Duomo a Pistoia di tante coperte colorate fatte all’uncinetto per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, le offerte nel ricordo di Eleonora, andata via troppo presto.

Un modo per salvare delle vite, come la donazione degli organi voluta dalla giovane. Lei che amava intrattenere gli altri con la sua vivacità, se la ricordano così dal Parco di Pinocchio, dove la 23enne ha passato alcune stagioni come animatrice. La collaborazione poi con il Pinocchio Museum Experience di Firenze. Il diploma al liceo Salutati di Montecatini, gli studi all’Università. Un dramma che ci colpisce nel profondo.

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