Livorno, ora il Picchi si è rifatto il trucco: tutto pronto per il battesimo in C
Investimento di 1,8 milioni per interventi strutturali e di risanamento conservativo. Sono stati impermeabilizzati i gradoni: rinnovate le sedute e l’area della stampa
LIVORNO. Un sindaco soddisfatto, in piazzale Montello, davanti alla stampa, a un gruppo di tifosi, ai quali poco più tardi si aggiungerà anche il presidente amaranto Joel Esciua, richiamato dal gracchiare delle casse piazzate subito fuori la vetrata dell’accesso al tempio ardenzino e che ha ascoltato compiaciuto le parole del primo cittadino. «Un vanto che la Lega abbia scelto Livorno-Ternana per aprire ufficialmente il campionato di serie C, con la diretta televisiva al Picchi; diretta sky, 12 telecamere, la sperimentazione del var a richiesta come lo chiamo io, e alla presenza dello stesso presidente della Lega, Matteo Marani. Stadio col trucco rifatto, grazie a 1,8 milioni che hanno interessato i due spicchietti della facciata esterni alla tribuna coperta, l’impermeabilizzazione dei gradoni della stessa, i nuovi seggiolini, le postazioni rinnovate per la stampa, il rifacimento della pavimentazione in tribuna d’onore che presenta altri abbellimenti (e prossimamente sulle pareti a lato verranno pure fissati gli stemmi del Fides, nda)». Un impegno economico per le casse pubbliche non indifferente. E Salvetti, ricorda le due strade che da qui innanzi potranno essere percorribili. C’è quella che vede impegnato sempre e solo il Comune, con tempi e modi dettati dalle esigenze generali di un’intera collettività e che hanno la precedenza. Ben sapendo tutti che uno stadio, ha costi di manutenzione ordinaria e straordinaria ogni anno che gravano sulla collettività. Oppure, c’è la strada legata al privato, realizzabile con la legge Abodi.
«Se si trovano investitori come accaduto a Udine, Bergamo, Torino, e ora anche a Empoli, se comprano l’impianto su modello inglese, lo rinnovano e fanno business, noi siamo disponibili a trattare la vendita - continua il sindaco -. Fare uno stadio nuovo e coperto, mantenendo la proprietà pubblica, è impossibile. Fino ad oggi, il Comune si è impegnato a finanziare 5 milioni su più lotti. Di più, non si può fare».
Il primo cittadino tesse l’elogio anche alle ditte che non si sono fermate neppure il giorno di ferragosto per poter rispettare i tempi di consegna pattuiti e che hanno permesso di osservare il cronoprogramma: «Gli operai ci hanno messo il cuore». Gli ha fatto eco l’assessore ai lavori pubblici Federico Mirabelli. «Grande competenza di tutti i nostri uffici: abbiamo rispettato la scaletta. Le cure per il Picchi proseguiranno secondo quanto stabilito». In più ci sono anche 700mila euro di lavori gestiti su richiesta della Commissione pubblico spettacolo, con Prefettura e Questura che hanno indicato cosa fare per mantenere la capienza: sono state risistemate zone di prefiltraggio, alcuni accessi ai tornelli e sono state sostituite schede e lettori per l’inserimento delle tessere di abbonamento. Dovranno essere poi risistemati i sanitari.
Poi l’ingresso nel tempio. Le maestranze in fermento, perché è tutto quasi pronto, ma non si è ancora terminato. Si danno ordini per provare l’accensione dei tabelloni pubblicitari a led, per motivi estetici, si stende un tappeto di erba sintetica lungo il rettifilo della tribuna coprendo la pista scolorita. Intanto, nessuno resiste al sopralluogo del campo, come fanno i giocatori prima della partita. Di questi tempi, un manto mai bello così. Si doveva attendere novembre per vederlo in forma. Stefano Lepri agronomo del Comune, lo ammette. Nemmeno ai tempi della serie A. «È già da 9 in pagella. Meriterà 10, dopo metà settembre, quando, sfruttando la pausa del campionato e le due trasferte consecutive degli amaranto, farò un intervento di risemina. Inserendo un tipo di erba che cresce in tre giorni e potrà consolidarsi. Darà il cambio per qualche mese alla base attuale, in gramigna, che gradatamente andrà in letargo pronta a diventare rigogliosa a inizio primavera». . l