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Calcio serie D

Livorno, Cori fuori e Cesarini non al top. Va riaccesa la macchina da gol

di Alessandro Lazzerini
Giordani e Cesarini
Giordani e Cesarini

Amaranto Domani c’è il Cenaia, la certezza è Giordani, serve di più da Mutton

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LIVORNO. Una partenza a razzo, poi un calo repentino. L’attacco del Livorno ha vissuto due momenti ben distinti in questa prima parte del campionato. L’inizio pazzesco con una media superiori ai 2 gol a partita e un rendimento eccellente da parte di tutti quelli che venivano impiegati: Cesarini, Cori, Mutton e Giordani. Nelle ultime settimane, a esclusione della gara di San Donato, la pericolosità dell’azione offensiva del Livorno è calata vertiginosamente, anche a causa delle condizioni non perfette degli attaccanti. Per risalire la classifica, però, c’è bisogno di nuovo dei gol e degli assist delle punte. Emergenza per domaniIn queste settimane Favarin ha spiegato il calo di rendimento e la differenza nel modo di giocare del Livorno rispetto alle prime giornate con la condizione non ottimale degli attaccanti. Tra settembre e ottobre era impossibile non notare la qualità di Cesarini, l’atleticità di Giordani, il dinamismo di Mutton e l’abilità nel fare da ultimo riferimento da parte di Cori.

Nel periodo successivo ci hanno pensato gli infortuni e mettere il bastone tra le ruote del Livorno. E anche domani la strada è in salita. Cori non sarà della partita con il giocatore che tra sarà sottoposto agli esami strumentali per capire l’entità del problema muscolare al flessore. Cesarini non è al meglio e si è visto a Piancastagnaio, quando ha messo in scena una prestazione insufficiente, non da lui sotto ogni punto di vista. Mutton non è quello brillante di inizio anno e non segna un gol da più di due mesi. Il più costante di tutti, nonostante il problema muscolare avuto a ottobre, è stato Giordani, in gol anche a Forte dei Marmi e San Donato, le ultime vittorie del Livorno in campionato. Spesso quando il "Cobra" è in forma, anche il Livorno gioca meglio. Ma della sua importanza nel sistema di Favarin ne abbiamo parlato spesso. A completare il reparto Luis Henrique che ha fatto male a San Donato ed è finito in tribuna mercoledì.

Due tribune di fila per Matteo Frati, mentre Menga era in panchina a Piancastagnaio, ma fin qui ha visto il campo con il contagocce. Tutti giocatori che comunque possono e devono dare il loro contributo per cambiare marcia a un attacco che nelle prime quattro giornate aveva segnato 11 gol, mentre dopo in sette partite ne ha messi a segno otto, un calo evidente della pericolosità offensiva degli amaranto.Dubbio 2005 Nella post partita di Piancastagnaio, mister Favarin ha sottolineato come Brisciani stia tirando la carretta da tempo e possa aver bisogno di un turno di riposo. La soluzione più logica lascerebbe spazio a Coriano sulla fascia sinistra, dove però potrebbe essere utilizzato Curcio. Per far sì che l’ex Brescia possa scendere in campo si apre un Tetris delle quote che lasciamo volentieri a Favarin. Gli altri 2005 utilizzabili sono il difensore Savshak e l’attaccante Kosiqi, ma per adesso non sono stati mai utilizzati. Niente vieta che Favarin chieda gli straordinari a Brisciani, ma l’inserimento di Curcio è un altro tema da affrontare. Il brasiliano può giocare come terzo di difesa al posto di Brenna o Bassini, mentre per utilizzarlo come quinto di centrocampo, potrebbe essere utile trovare un 2005 esterno destro nel mercato di dicembre.

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