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La Pielle scrive la storia: è un trionfo in Supercoppa

di Alessandro Bernini
La festa della squadra, dei tifosi e della dirigenza alla fine della partita (foto Masini)
La festa della squadra, dei tifosi e della dirigenza alla fine della partita (foto Masini)

Vittoria strepitosa davanti a 1.200 tifosi, una festa senza fine al PalaTerme Contro Ruvo di Puglia decisivo l’ultimo quarto, è il primo trofeo livornese

25 settembre 2023
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Qui si fa la storia. Qui si resta nella storia. E ci sono due lettere che sigleranno per sempre la grande impresa: PL. Già, PL come Pallacanestro Livorno, come Pielle, come vi pare a voi. La PL è come un diamante, come un grande amore: per sempre.

Qui si fa la storia. Perché la squadra di Cardani porta a casa il primo trofeo di sempre della pallacanestro livornese. Una Supercoppa vinta davanti a 1200 tifosi arrivati da Livorno che hanno colorato, hanno spinto, hanno incendiato. Il più grande spettacolo. Una roba da brividi.

Qui si fa la storia. Perché nella foto della squadra che alza la Supercoppa con alle spalle i propri tifosi, c’è l’anima di un club che è risorto dalle ceneri. Ma che non è mai morto. Ci ricordiamo ad Agliana, Montevarchi, Montale, una manciata di 10-15 tifosi che con i loro striscioni hanno tenuto accesa una ftenue iammella. Ieri questi 10-15 erano ancora lì. Commossi.

Qui si fa la storia. Con Marco Cardani, allenatore: un predestinato che vede basket oltre l’occhio umano e che sta diventando livornese nell’animo. Mai avremmo immaginato di vederlo a braccia alzate verso la Curva dopo un canestro da tre. Oggi ha una squadra che per lui si butterebbe nel fuoco, da un Rubbini sempre più leader che ricuce l’ultimo strappo di Ruvo, a un Chiarini ancora top scorer (21 ounti); da un Ferraro collante perfetto in attacco e difesa, a un Lo Biondo a tratti immarcabile, a un Campori capitano vero e decisivo (3/4 da tre) nel momento più importante della partita; da un Laganà che esce dal cilindro e piazza le due bombe della staffa, ai due lunghi Pagani e Diuof che soffrono, stringono i denti e alla fine mettono anche loro i mattoni decisivi.

Qui si fa la storia. Con una società gestita da livornesi veri, tre imprenditori come Farneti, Grillo e Romei che nel momento più difficile (visto l’addio di Unicusano e Creati) hanno fatto un patto d’acciaio e con lungimiranza hanno costruito una squadra top affidandosi a un dirigente top come Petronio.

Qui si fa la storia. E per scriverla sono serviti 40’ di battaglia, di rara intensità, di ribaltamenti, di coraggio, di cuore, perché battere Ruvo di Puglia allenata dal bravissimo livornese Campanella è stata dura. Ma forse qualcuno si aspettava una passeggiata?

L’avvio non è semplice, loro fanno canestro da tutte le parti (15-19) mentre la PL segna 24 dei primi 26 punti con tiri da tre. La prima frazione si chiude 15-19, all’intervallo lungo siamo 42-43 con una bomba di Ferrero allo scadere. I 3 falli di Chiarini e qualche problema ai rimbalzi preoccupano, Ruvo di Puglia prova a scappare (55-64) ma la PL ha risorse infinite. E piazza un break terrificante di 10-0 a cavallo tra terza e quarta frazione. Rubbini è immarcabile, Campori strepitoso in attacco e in difesa, il break si allunga a 19-3 (74-67) e la festa inizia quando a 2’17” dalla fine Chiarini in entrata firma il più 11 (82-71). Il resto sono applausi, brividi, goduria pura. Perché qui si fa la storia. La PL fa la storia.
 

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