Nuovo Livorno, il cerchio si stringe: restano quattro nomi per tecnico e direttore sportivo
Esciua deciderà entro fine settimana. Pinzani in pole, sale l’idea Gaburro. Collacchioni è sempre più vicino al San Donato Tavarnelle dove potrebbe portarsi dietro Mattia Lucarelli
LIVORNO. Due strade da portare avanti in parallelo e tre decisioni da prendere entro il weekend o poco oltre. Questo è l’inizio settimana di Joel Esciua che si avvicina verso il momento clou di questo primo mese in amaranto. Il presidente dovrà scegliere i responsabili dell’area tecnica, quindi il direttore sportivo e l’allenatore, e poi valutare al meglio dove far allenare la squadra il prossimo anno. Questioni fondamentali, questioni che indirizzeranno il futuro amaranto.
Cerchio più stretto
La scelta del direttore sportivo non è lontana. Entro il weekend Esciua dovrebbe sciogliere le riserve ed è attesa la fumata bianca. Il cerchio dei pretendenti si è ristretto a tre-quattro nomi e ognuno di loro ha, si seguito, le proprie idee sull’allenatore. In pole rimane Raffaele Pinzani che, come detto nei giorni scorsi, potrebbe portare in amaranto uno tra Ivan Maraia e Massimo Maccarone, entrambi reduci da ottime stagioni con Lucchese e Ghiviborgo. Proprio il diesse della Lucchese, Daniele Deoma, è un altro tra i papabili. In generale, per quanto riguarda il tecnico, non va scartato nemmeno il nome di Marco Gaburro, allenatore del Rimini che ha portato, e poi mantenuto, in Serie C. Il tecnico non dovrebbe rimanere in biancorosso e su di lui è forte il pressing del Piacenza appena retrocesso in D, ma anche l’interesse del Livorno non è da sottovalutare.
A proposito di allenatori Lorenzo Collacchioni è sempre più vicino al San Donato Tavarnelle dove potrebbe portarsi dietro Mattia Lucarelli.
Casa dolce casa
I binari su cui sta lavorando Esciua sono due. Una è la questione legata all’area tecnica e l’altra riguarda il campo di allenamento. Le opzioni sul tavolo del presidente amaranto sono tre e sono le stesse di qualche giorno fa. In primis, l’idea di rendere sintetico il manto dell’Armando Picchi e far diventare lo stadio la casa del Livorno. Un’operazione che però richiede una determinata tempistica.
Entro fine maggio, eventualmente, servirà l’ok per partire con i lavori, altrimenti si rischia di essere in netto ritardo visto che i tempi sarebbero in ogni caso strettissimi. Un’altra opzione è legata al campo sportivo Piancastelli di Banditella, mentre come terza opzione rimane l’affitto al Coni di Tirrenia. In quest’ultimo caso il Livorno sarebbe ospite e verrebbero spesi 100mila euro senza creare valore per il futuro, un concetto che non fa impazzire Esciua. Ancora qualche giorno di valutazione e poi arriveranno le prime, e tanto attese dai tifosi, decisioni. l