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Livorno, Esciua è al passo finale: perché si potrebbe chiudere a breve

di Alessandro Bernini
Livorno, Esciua è al passo finale: perché si potrebbe chiudere a breve

Esaminati i bilanci: accordo con Toccafondi sulla cifra d’acquisto. Ora la mossa spetta al finanziere ma si potrebbe chiudere a breve. Nel nuovo progetto ci sarebbe anche Igor Protti

30 marzo 2023
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LIVORNO. Gli ostacoli non ci sono. Neanche uno. Adesso, se Joel Esciua vuole, il Livorno può essere suo a breve. E attenzione perché l’accordo potrebbe davvero arrivare nel giro di 7 giorni massimo. Se non prima.

Bilanci ok

Il finanziere nato a San Paolo ha ricevuto da Toccafondi il quadro completo coi bilanci, le spese di gestione, il parco giocatori. Sono bastati 2-3 giorni per visionarli, la società è nata ad agosto 2021, non c’è stato bisogno di spulciare troppo. La verifica ha confermato che i conti sono perfettamente in ordine, zero debiti, zero fornitori da pagare e stipendi-rimborsi in regola con squadra e staff. Esciua avrebbe ricevuto l’ok anche dai suoi uomini che si occupano di contabilità.

Quanto al prezzo dell’Us Livorno, è confermato che si tratta di una cifra attorno ai 700mila euro. Anche in questo caso, le bocche restano cucite su entrambi i fronti. Ma ci risulta che si possa andare a un accordo senza grossi problemi perché questa valutazione economica viene ritenuta congrua.

Contatto Toccafondi

Lo scorso weekend c’è stato un nuovo contatto tra Esciua e Toccafondi. I rapporti sono cordiali. Un mese fa c’era stato un accordo per mettere il 31 marzo come data ultima per una proposta d’acquisto, dunque siamo molti vicini alla dead-line. Poi magari si potrebbe anche slittare di 7-10 giorni, ma è probabile un nuovo contatto tra le parti in queste ore.

La posizione di Toccafondi è chiara. Lui è pronto a farsi da parte se chi vuole acquistare il Livorno dimostra di avere la forza economica per gestire la società e riportarla in categorie più adeguate. Dei controlli ci sarebbero già stati e avrebbero dato esito più che positivo.

Il prezzo di 700mila euro è anche una garanzia per tutti. Qui non ci sono Banche Cerea e amici degli amici, per comprare il Livorno servono soldi veri. Cash. I banditi e i faccendieri non hanno 700mila euro: quelli parlano, parlano, rinviano ma quando c’è da aprire il portafoglio davvero, puff, scompaiono. Ci siamo già passati.

E questo è il motivo per il quale noi continueremo a parlare solo di “trattativa” finché non ci saranno le firme dal notaio. Fermo restando che, come detto, i controlli incrociati avrebbero portato solo indicazioni positive sul possibile acquirente.

Passo finale

L’ultimo passo in avanti spetta dunque a Joel Esciua. E, visti i termini temporali stabiliti, potrebbe avvenire in questi giorni. Come? Attraverso un nuovo contatto con Toccafondi, una sorta di “ok” che faccia da antipasto poi alle firme dal notaio.

Nel frattempo Esciua starebbe anche lavorando per creare un organigramma societario, quindi sia amministrativo che dirigenziale. Poi, da quello dirigenziale, si passerà eventualmente a quello tecnico. E avrebbe inserito Igor Protti in cima alla lista dei nomi per il suo nuovo progetto.


 

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