Festa a Villa Chayes tanti bimbi in campo nel ricordo dei pionieri
Alla ribalta oltre 150 ragazzini delle squadre livornesi C’erano Luci, Mazzoni e Manetti, ex capitano degli anni ’80
LIVORNO. È amaranto il cielo sopra il campo di Villa Chayes. Ieri mattina, con un ideale passaggio di consegne tra passato, presente e futuro, sono iniziate le celebrazioni del Centenario proprio sul terreno di gioco “teatro del nostro valor” dal 1915 fino all'inaugurazione dello stadio di Ardenza nel 1933.
A calcare quel campo glorioso e intriso di storia sono stati i bambini di Antignano, Apige, Ardenza, Armando Picchi, Carli Salviano, Livorno 9, Orlando Calcio, Portuale, Pro Livorno Sorgenti, Livorno Calcio e due squadre dell'Academy amaranto che si sono sfidate in un torneo non competitivo: senza risultati e senza classifica, ma solo per il piacere di essere testimoni del passato di cui sono l'espressione. Oltre 150 ragazzini in campo nel nome e nel ricordo dei pionieri del calcio amaranto.
Il saluto dell'Accademia. Il comandante in seconda dell'Accademia Navale, il capitano di vascello Stefano Turchetto ha fatto gli onori di casa: «Per noi - ha affermato - è un piacevole motivo d'orgoglio ospitare il Livorno Calcio e i bambini delle squadre livornesi che con le loro partite dànno il via ai festeggiamenti del Centenario. Il connubio tra la massima espressione del calcio cittadino e l'Accademia è bellissimo e pure toccante».
La foto ricordo. La mattina è scorsa via veloce tra le partite dei bambini e la “lezione di storia amaranto” tenuta dall'addetto stampa del Livorno Calcio Paolo Nacarlo che ha declamato i nomi della squadra del 1915 e di quella che nel 1920 sfiorò lo scudetto. Poi il momento più emozionante: la foto ricordo che ha immortalato il Livorno di ieri, quello di oggi e quello di domani. Protagonisti dello storico scatto il capitano amaranto Maurizio Manetti che nel 1987 alzò al cielo la Coppa Italia di serie C, l'attuale capitano Andrea Luci e due bambini delle giovanili che sorreggevano il labaro storico dell'U.S. Livorno del 1915. A completare il quadro Luca Mazzoni vestito da arbitro.
Il Livorno e il “Magnozzi”. Impegnati in prima persona in questi giorni intensi sono anche il direttore generale Paolo Armenia e il responsabile del settore giovanile Alessandro Doga che hanno portato il saluto della società. Encomiabile il lavoro degli sportivi del Club Magnozzi che oltre ad aver partecipato all'organizzazione della tre giorni in programma dal 14 al 16 febbraio al Modigliani Forum si sono impegnati per la riuscita di questo happening domenicale a Villa Chayes: «Siamo da sempre vicini alla società e ad Aldo Spinelli - ha detto Enrico Fernandez Affricano presidente del club amaranto più longevo - e la presenza delle nuove generazioni è un ponte verso il futuro». L'amministrazione comunale è stata rappresentata da Andrea Morini, portavoce del sindaco e non potevano mancare neanche tutte le componenti del calcio: il comitato regionale e provinciale della Figc nelle persone di Bruno Perniconi e Paolo Pasqualetti, il Coni (Paolo Corrieri e Mario Fracassi), la sezione Aia cittadina (Alessio Simola) e l'Associazione allenatori (Pino Burroni).
Le iniziative della curva. Anche i ragazzi della Curva Nord stanno preparando la festa del Centenario. Il 14 febbraio la giornata del Modigliani Forum sarà tutta firmata dai tifosi più caldi che per la partita casalinga di domenica 22 con l'Avellino (inizio alle 12.30) stanno organizzando una coreografia particolare in ricordo del compleanno del Livorno perché come cantano loro questa è “una malattia che non va più via”.
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