Sport e difesa: tutti pazzi per il Krav Maga
Cresce il numero dei livornesi che scoprono questa nuova tecnica. Morelli: «Anche le donne iniziano ad appassionarsi»
LIVORNO. Riuscire a tenersi in forma con un allenamento completo, e apprendere le tecniche per aver ragione di un aggressore nel minor tempo possibile. Sono sempre più le persone che si sono avvicinate in questi anni al Krav Maga: sistema di combattimento codificato nel secolo scorso da un ufficiale dell'esercito israeliano, e ora adattato a scopi civili, che consente un efficace esercizio fisico, utile anche nel caso ci trovassimo di fronte a un tentativo di violenza.
E sono già tantissimi i livornesi che si stanno cimentando in questa nuova pratica senza dubbio molto interessante.
«Ai corsi – interviene Giuliano Morelli, istruttore di questa disciplina alle palestre Colosseum, Centro Fitness Le Fate, Ronin Karate e prossimamente al Sunset the Forge – partecipano persone dai sedici anni in su: chi vuole semplicemente provare qualcosa di diverso dalle arti marziali, oppure coloro a cui interessa affinare le tecniche per neutralizzare un eventuale assalitore, come le donne che possono sentirsi insicure o chi per lavoro si occupa di sicurezza e vigilanza».
Aver ragione dell'avversario nel minor tempo possibile, colpendolo nelle zone meno protette e più sensibili come gli occhi, i testicoli e la carotide: questo il principio che muove il Krav Maga. «Per questo non mi piace insegnarlo ai bambini – commenta Morelli – manca tutto l'aspetto filosofico culturale proprio delle arti marziali: qua s'insegna a colpire il nemico anche se a terra, per essere sicuro di potermi allontanare in tranquillità. È una disciplina che risponde a esigenze che purtroppo possono essere reali».
I corsi affrontano anche aspetti psicologici, come il blocco mentale in cui potremmo incappare in caso di aggressione. «È naturale l'istinto di ritrarsi – continua Morelli – agli allenamenti viene insegnato come combattere ciò, anche in situazione di forte stress. Un esempio? In una stanza illuminata viene tolta d'improvviso la luce e viene simulato un assalto. A quel punto è fondamentale che l'opposizione sia istantanea».
I colpi propri del Krav Maga sono vari: pugni, gomitate, ginocchiate, calci, leve e proiezioni, ma più che le tecniche vere e proprie, per l'efficacia di questa disciplina, è necessaria una reazione subitanea. «Si insegnano le tecniche – conclude Morelli – ma non come schemi preimpostati, ma come un campionario in cui attingere per far fronte alle infinite variabili di attacco che si possono affrontare: a mani nude o con armi, bianche o nere. In quest'ottica diviene fondamentale curare la distanza, per poter portare il maggior numero di colpi, e la velocità nel contrattaccare, che l'alleniamo con un'intensa fase aerobica».
Un disciplina che quindi è utile non solo per esigenze pratiche ma anche per un'efficace allenamento psico fisico, con la speranza di non dover mai mettere in pratica le capacità acquisite.
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