Le misure
Livorno, chiude il Brico alla Scopaia: quando è previsto lo stop
Inviata la disdetta per l’affitto dei locali, i sette dipendenti saranno trasferiti: ora è da riscrivere il futuro del maxi capannone
LIVORNO. La notizia piomba su un pezzo di città e sui lavoratori a ridosso delle feste di Natale: il negozio Brico di via di Collinaia, aperto da anni tra la Leccia e la Scopaia, tra poche settimane chiuderà le porte.
La chiusura
Ancora non ci sono state comunicazioni ufficiali ai clienti, non si vedono insomma cartelli che annunciano lo stop sulle vetrine. Ma gli sconti in blocco visibili tra gli scaffali e i dipendenti già al lavoro per smontare e spostare il materiale non lasciano grande spazio elle interpretazioni. Il negozio livornese a marchio Brico io chiuderà al pubblico entro la fine di gennaio, poco più di un mese. Poi servirà qualche settimana per svuotare i locali e restituire le chiavi ai proprietari del capannone.
I lavoratori
Ci lavorano sette dipendenti, che tra l’altro in rete – fatto non scontato – riscuotono continui apprezzamenti e ringraziamenti da parte di clienti che ne sottolineano la professionalità. A quanto risulta a questi operatori, alcuni in servizio qui da molti anni, sarà proposto il trasferimento in altri negozi, i più vicini sono a Cecina, Pontedera e Ponsacco.
Una brutta notizia sul fronte del lavoro in città. Ma non solo. Perché la chiusura del negozio Brico della Scopaia rappresenta anche una luce che si spegne in un’area che avrebbe bisogno di tutt’altro. Proprio sul retro di questo capannone, infatti, ci sono altre strutture chiuse. E nello spazio lato parcheggio è dura a morire l’odiosa abitudine che molti ancora hanno di abbandonare rifiuti di ogni genere, da carcasse di auto a sacchi di immondizia. La presenza del negozio aiutava a tenere la luce accesa, ora c’è da capire cosa accadrà al maxi capannone una volta svuotato.
Il futuro?
Stiamo parlando di almeno 1.500 metri quadri di superfici di vendita. Dal 2020 il fondo è di proprietà della società Ad di Firenze, la stessa che nel frattempo ha comprato la Torre della Cigna. Il direttore generale Amedeo Di Stefano conferma che il marchio che ha sede a Milano «ci ha mandato la disdetta del contratto di affitto e ci riconsegnerà l’immobile a maggio». Brico l’avrebbe motivata come una scelta aziendale.
«È una notizia fresca – conclude Di Stefano – quindi dobbiamo decidere cosa fare. Di sicuro vogliamo rimettere il bene sul mercato per darlo in affitto, sempre a fini commerciali». Nel frattempo è attesa l’apertura del blocco commerciale accanto al supermercato Lidl, inaugurato lì vicino appena un anno fa: nel corso del 2026, burocrazia permettendo, dovrebbero aprire un negozio di arredamento, uno di animali (l’Isola dei tesori) e uno di articoli per la casa (si parla del marchio Action).
