Livorno, a Castellaccio il presepe di comunità
Artigianale, creato dai soci del Centro Gioli: «Ad altezza uomo, venitelo a vedere»
LIVORNO A Castellaccio anche il presepe diventa di comunità. Un’aggregazione natalizia che ha come cuore pulsante il centro sociale Gioli e tutti i suoi volontari. «Venerdì - dice il presidente del centro Angelo Leone - abbiamo allestito e inaugurato il presepe in occasione della giornata del Volontariato. Invitiamo tutti a venirlo a vedere».
E l’opera è un’unione di forze e capacità: la struttura è in legno ad altezza uomo, ideata e costruita dal socio del Centro Claudio Fantozzi. All'interno, con molta cura e manualità, sono stati riprodotti gli attrezzi da stalla e le mangiatoie. Il valore del fatto a mano si vede. I personaggi del presepe sono stati prestati da don Luca, priore del Santuario di Montenero e sono gli unici elementi non creati manualmente dai soci. Il presepe è statico. Esternamente è stato creato un gioco di luci con un arco centrale per l'accesso. La bellezza della Natività del Castellaccio si apprezza ancor più al calare della sera. Il presepe si trova nell'area esterna al centro sociale del Castellaccio ed è visibile da chiunque, ad ogni ora del giorno e della sera.
Ecco chi sono gli ideatori e i costruttori: il presidente Angelo Leone, Chiara Leone, Roberto Fiorini, Angelo Bulgaro, Claudio Fantozzi, Guido Giardi, Laura Baldanzi, Tatiana Magagnini, Maria Letizia Ara.
Sono tutte persone che gravitano intorno al centro sociale. «Il nostro centro - continua il presidente - conta circa 220 soci ed è l'unico punto di aggregazione del paese del Castellaccio. I volontari del centro si impegnano quotidianamente, ognuno per le proprie iniziative, a varie manifestazioni, primo fra tutti pranzi domenicali a prezzi calmierati, l'arrivo di Babbo Natale e la Befana per i più piccoli, teatro e viaggi. Lo spirito del presepe è quello di invogliare i giovani a non perdere le tradizioni, aggregare gli abitanti e richiamare le persone a visitare le colline. Poi alla fine gustatevi un ponce nel nostro bar».l
F.S.
