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Frida Ruggero: da Livorno al podio degli Oscar della lingua inglese

di Francesca Suggi
Frida Ruggero: da Livorno al podio degli Oscar della lingua inglese

La cantante, insegnante bilingue (è nata a Nyc) e musicista è una delle tre docenti italiane vincitrici ai Preparation Centres Awards (Cambridge University Press & Assessment Italia)

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LIVORNO  Frida Ruggiero: cantante, musicista, songwriter e insegnante di inglese bilingue (Usa–Italia). E soprattutto ambasciatrice della nostra città nel mondo grazie ai suoi progetti artistici e professionali. E da ora è anche una delle tre docenti vincitrici in tutta Italia ai Preparation Centres Awards, istituiti da Cambridge University Press & Assessment Italia per premiare le eccellenze nella preparazione alle certificazioni Cambridge English. Una grande soddisfazione.

«Sono nata negli Stati Uniti e vivo a Livorno, città che porto con me in ogni progetto artistico e professionale», afferma con grande soddisfazione per questo ultimo riconoscimento che le è stato dato lo scorso 20 novembre a Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore Britannico a Roma.
Alla cerimonia di premiazione era presente anche  Davide D’Amico, direttore generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica del Mim.
«Il riconoscimento è arrivato per il mio approccio inclusivo e innovativo, profondamente radicato nella mia identità artistica: porto la musica al centro della didattica. Come lead singer, chitarrista e songwriter uso ritmo, melodia, strumenti e intonazione per trasformare la lingua in un’esperienza emotiva e multisensoriale», racconta quel momento e i motivi del riconoscimento.
La musica è un linguaggio universale che unisce le persone e include tutti. «E’ grazie a questo linguaggio che ho potuto integrare studenti con Bes, Dsa, Adhd e bisogni educativi speciali, creando percorsi didattici personalizzati che permettessero a tutti di sentirsi parte della lezione, e soprattutto capaci».
E ci sono aneddoti: «Tra le esperienze più forti, ricorderò sempre la versione inglese di “Supereroi” realizzata con una quarta elementare di Collesalvetti: la chitarra e altri strumenti portati da casa, voce, scrittura ed un ruolo per tutti. Un momento in cui l’inclusione non era teoria ma vita: ognuno aveva un posto, un ruolo, una voce. Nel 2023, sempre attraverso la musica e la mia competenza linguistica, ho realizzato la traduzione live in simultanea della 54ª Coppa Barontini, grazie alla Fondazione Lem – Comune di Livorno, evento raccontato anche dal Tirreno nel mese giugno».

E chiude con i ringraziamenti: «Per questo premio desidero ringraziare il mio Centro di Preparazione, British Formazione Livorno, che ha creduto nel mio lavoro e mi ha sostenuta in ogni passo. Questo riconoscimento appartiene ai miei studenti, che ogni giorno mi ricordano cosa significhi davvero la parola “inclusione”. Ed è anche della mia città, che continuo a rappresentare con gratitudine — sia sul palco, sia in aula».

Il prestigioso riconoscimento

Il 20 Novembre  Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore del Regno Unito a Roma, ha ospitato i Preparation Centres Awards. Questo premio, ormai giunto alla sua decima edizione, ha visto 17 scuole, pubbliche, paritarie e private, premiate in 6 diverse categorie:
• Making a difference in a digital world
• English teacher who makes a difference
• Language school that makes a difference
• Making a difference in primary
• Making a difference in middle school
• Making a difference in upper secondary
Ognuna di queste categorie va a premiare le migliori storie di chi ogni anno ha un impatto nella vita degli studenti, riflettendo i valori che Cambridge University Press & Assessment porta avanti, insieme all’università di cui fa parte: valori come inclusione, innovazione, empowerment, ma soprattutto un’incrollabile fiducia nell’educazione come principale strumento per il progresso della società. In tre parole: making a difference.
All’evento hanno presenziato anche David Burton (Vice Ambasciatore del Regno Unito in Italia) e Davide D’Amico (Direttore per l’Innovazione Digitale dell’Istruzione e del Merito), testimoniando come l’inglese continui ad avere un ruolo primario nel commercio, nelle relazioni internazionali e nel mondo digitale.

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