Livorno, addio a Loris Rispoli: una vita per la verità sul Moby Prince
Il sindaco Salvetti: «Una persona speciale che con gli anni è diventato un amico». Il cordoglio di una città intera
LIVORNO. Grave lutto per la comunità livornese. Oggi, sabato 22 novembre, è morto Loris Rispoli, all’età di 68 anni. Nel febbraio del 2021 era stato colpito da un malore.
Per molti anni è stato il simbolo nella lotta dopo la strage del Moby Prince nell’aprile di 34 anni fa. Un simbolo nella ricerca di giustizia, un simbolo e una voce per tutti gli altri familiari delle vittime; fu presidente proprio dell’associazione dei familiari delle vittime. Tantissimi, in poche ore, i messaggi di cordoglio.
Sulla Moby Prince c’era sua sorella Liana, che sul traghetto della Navarma diretto a Olbia lavorava alla boutique: aveva 29 anni.
Il post del sindaco
«“...c’è un volto che poi diventerà per me molto familiare, impossibile da dimenticare: è il volto di Loris Rispoli fratello di una delle ragazze che lavorano sul Moby. Lui abbraccia la madre, dalla banchina guarda verso l’imboccatura del porto, aspetta notizie certe ma è come se avesse già capito tutto, i suoi occhi sono lo specchio del dramma...”. Con queste parole negli anni ‘90 ho descritto il primo incontro con una persona speciale che con gli anni è diventato un amico e con il quale ho percorso un lunghissimo cammino di vita e un’esperienza umana, giornalistica e poi da sindaco legata al Moby Prince e al dramma del 10 aprile 1991. Ciao Loris, sarai sempre con me e con tutti i livornesi». Così sui canali social, il sindaco di Livorno Luca Salvetti.
