Il Tirreno

Livorno

L'ordinanza

Movida a Livorno, l'incontro col sindaco in via Cambini: «Ora valutiamo la Ztl in via Roma»

di Claudia Guarino

	Giunta, commercianti e residenti in via Cambini (Foto Stick)
Giunta, commercianti e residenti in via Cambini (Foto Stick)

Il primo cittadino ha illustrato l’ordinanza in loco durante l’orario dell’aperitivo e ha ribadito la sua contrarietà al contingentamento degli accessi: «Se il prefetto lo vuole ha il potere di disporlo»

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LIVORNO. La stretta su via Cambini alla fine è arrivata sottoforma di ordinanza contingibile e urgente sulla vendita di alcolici. «Il contingentamento non mi convince», ha ribadito questa sera il sindaco Luca Salvetti direttamente da via Cambini, dov’è andato con tutta la giunta all’ora dell’aperitivo proprio per illustrare a commercianti e residenti il contenuto dell’atto. E tra i tavoli ha rilanciato: «Stiamo pensando ad altre misure, per esempio una Ztl notturna dall’altezza con via del Bosco». Ma andiamo con ordine.

Il caos

La vicenda via Cambini è ormai nota. I residenti lamentano il caos che regolarmente, ogni fine settimana, sentono dalle loro finestre fino a tarda notte. Con cori, grida, petardi e fuochi d’artificio sparati in strada. Chi abita qui ha più volte chiesto un intervento in grado di migliorare la qualità del sonno minacciando anche azioni legali. Nei giorni scorsi il prefetto Giancarlo Dionisi ha caldeggiato un’ordinanza per limitare l’alcol e ha sostenuto la necessità di un contingentamento degli accessi in via Cambini. Servirebbe, a questo scopo, dunque un contapersone. In modo tale che possano accedere ai 60 metri di strada tra via Marradi e via Roma non più di 300 persone contemporaneamente.

L’ordinanza

Una misura, quest’ultima, che non convince il sindaco perché secondo lui, da una parte creerebbe il caos ai due accessi della via e, dall’altra, sarebbe una limitazione eccessiva della libertà. «Dobbiamo muoverci per una fruizione intelligente – ha detto – non attraverso una limitazione». Ecco, dunque, l’ordinanza. L’atto vale sessanta giorni e ordina la cessazione della somministrazione dal lunedì al giovedì (eccetto 24, 31 dicembre e il gennaio) alle 00, 30 e dal venerdì alla domenica all’1,30; l’interruzione della musica alle 23 infra settimana e alle 24 il fine settimana; la chiusura dell’attività all’1 infra settimana e alle 2 nel week end. Stop inoltre alla vendita da asporto di bevande alcoliche a partire dalle 21, 30 (tutti i giorni).

Le reazioni

Gli esercenti hanno preso atto della misura e c’è stato chi, come i titolari della cantina Nardi, ha chiesto degli accorgimenti. «Non si potrebbe spostare lo stop all’asporto alle 22,30? ». Il sindaco è stato chiaro: «Mi sembra un’ordinanza equilibrata. Andava data una linea per tutti, non potevamo fare un’ordinanza diversa per ciascun locale. Vediamo come andrà il primo week end e poi faremo una valutazione». «Forse sarebbe stato meglio provare aumentando i controlli», ha detto qualcuno. «Mi hanno spiegato – ha risposto il sindaco – che una folla del genere è pericolosa per una sola pattuglia, dunque servirebbe un servizio d’ordine pubblico fatto col pattuglione». Ad ogni modo, ha aggiunto l’assessore Rocco Garufo, «durante gli incontri fatti abbiamo comunque chiesto una maggiore presenza di forze dell’ordine». Poi, la novità: «Un’idea a cui stiamo lavorando – ha spiegato Salvetti – è l’attivazione di una Ztl notturna all’altezza di via del Bosco, in modo tale che, dopo una certa ora, fino a via Cambini possano arrivare solo i residenti». 


 

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