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Container, Livorno “uber alles”

di Maurizio Campogiani

	Lo scalo labronico (foto Stick)
Lo scalo labronico (foto Stick)

Sulla base dei dati dell’osservatorio periodico “Fedespedi Economic Outlook”, lo scalo marittimo labronico fa addirittura meglio di Gioia Tauro (nel primo semestre 2025)

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LIVORNO. Il risultato che sogni ma che non t’aspetti, un po' come se nella prima fase della Coppa Italia di calcio una formazione di serie B elimina una delle corazzate del massimo campionato. Ebbene, nei primi sei mesi del 2025 il traffico dei contenitori nel porto di Livorno ha fatto registrare la crescita migliore in tutto il panorama nazionale, superando addirittura il colosso Gioia Tauro.

Fedespedi, la Federazione nazionale delle Imprese di Spedizioni internazionali, della quale fanno parte gli Agenti Merci Aeree, i Terminalisti Portuali e gli Spedizionieri Industriali, ha pubblicato i dati del suo “Economic Outlook”, un osservatorio periodo nel quale vengono valutati, tra gli altri, il saldo commerciale del Paese, il traffico container globale e il cargo aereo.

L’analisi relativa al primo semestre dell’anno in corso evidenzia come l’export italiano verso il Nord America è in crescita dell’8,5%, anche se iniziano a pesare i dazi, come dimostrato dall’automotive (-24,4%), dal calo delle esportazioni di gioielleria e strumenti musical (-15,8%) e della metallurgia (-11,1%). La ricerca evidenzia che il traffico container globale, dopo la decisa ripresa del 2024, ha continuato a crescere.

«Nel primo trimestre 2025 – si legge nell’outlook – con una crescita del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre nel primo semestre il traffico globale ha superato i 95 milioni di TEU, con una crescita del 4,5%. L’area del Far East si conferma la più dinamica in export (+8,2%), mentre l’Europa ha registrato una crescita in import dell’8,2%».

E nei primi sei mesi dell’anno in corso i porti stranieri del Mediterraneo hanno movimentato, nel complesso, 19,4 milioni di Teu con un incremento del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. «Per quanto riguarda, invece, i maggiori porti italiani- prosegue la ricerca - si registrano crescite Crescite significative a Livorno (+11,8%) e Gioia Tauro (+10,5%). Risultati negativi per Genova (-1,3%) e Trieste (-1,7%). La flessione di Trieste è in parte dovuta alla separazione dell’alleanza 2M (Maersk, MSC). La qualità dei servizi marittimi è migliorata nel 2025, superando a metà anno i livelli del 2023. Le navi arrivate in orario sono state in media circa il 62% (rispetto al 53% del 2024), con un ritardo medio di 4,7 giorni (rispetto ai 5,3 dell’anno precedente)».

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