Museo del liberty, centro studi, visite guidate, manutenzione: a Livorno tornano a vivere le Terme
Nuovo patto di collaborazione tra Comune, Reset e Terme del Corallo onlus. E si fa il punto sui lavori in corso e i progetti dei volontari
LIVORNO Un museo del liberty e una biblioteca a tema, dedicate ad Eugenia Semeria, omaggio alla direttrice che a inizio ’900 garantì la sopravvivenza dello stabilimento termale fino al 1919. E ancora la cura e la manutenzione quotidiana del parco, l’ organizzazione di visite ed eventi, la partecipazione di percorsi Pcto con studenti.
È un grande “ritorno al passato” per le Terme del Corallo. Con una firma che sancisce nuovamente l’ingresso delle due associazioni Reset e Terme del Corallo all’interno del monumento liberty, in quelle parti restaurate che sono tornate a vivere grazie al maxi intervento di restyling in corso da parte del Comune. Sono le due realtà, ognuna con le proprie peculiarità, che nel 2016 hanno permesso al tesoro termale caduto da 60 anni nell’oblio, di “resuscitare”. Poi lo stop con l’avvio del cantiere e adesso si riparte.
Il grande ritorno delle associazioni
«Questa è una firma che ha un valore grandissimo: la Terme sono il biglietto da visita cittadino e ci rendiamo conto che c’è bisogno di cura e valorizzazione continua», esordisce il sindaco Luca Salvetti dopo aver formalmente sottoscritto il nuovo patto di collaborazione tra l’amministrazione e le 2 realtà guidate rispettivamente da Giuseppe Pera e Silvia Menicagli. Location il salone della Mescita, alla presenza di tanti volontari. Il patto si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione dell'area di piazza Dante con l’abbattimento del cavalcaferrovia e la realizzazione del sottopasso.
E il sindaco sottolinea che col presidente Giani torneranno a incontrare il nuovo direttore degli Uffizi Simone Verde per spingere sul progetto degli “Uffizi del mare” tanto sostenuto dal suo precedessore e meno dall’attuale. La giunta ringrazia il volontariato. Il primo cittadino dice grazie gli uffici comunali, così la vice Libera Camici che rimarca quanto Livorno sia, con Pistoia, la città in Toscana con più patti di collaborazione attivati. «Dimostra il grande valore della nostra cittadinanza attiva», dice.
I progetti di Terme del Corallo onlus
La parola poi passa ai due presidenti. Uniti per valorizzare il bene sia da un punto di vista storico e culturale che per convogliare alla Terme grandi e piccini e mostrarne la bellezza da una parte e cura del parco dall’altra. «Entro fine anno inaugureremo sia il Centro Studi per il liberty che vuole diventare un punto di riferimento a livello nazionale su questo tema, sia l’altra stanza, un piccolo museo del liberty dove ricreeremo un salotto dei primi del ’900, per valorizzare la Belle Epoque», Silvia Menicagli spiega le attività che metterà in campo la “sua” associazione. Gli spazi si chiameranno “Le stanze di Eugenia”. «È una donna che in quel contesto maschile soprattutto nelle figure apicali dei primi del ’900 prese le redini dello stabilimento delle Terme e dal 1913 al 1919 ne fu direttrice, salvandolo: lei ha vissuto qui al piano superiore fino al 1922 quando morì. Era doveroso renderle omaggio».
Le iniziative di Reset
Tanta emozione anche da parte del presidente di Reset, Giuseppe Pera per questa nuova avventura. «Nel 2016 noi e l’altra associazione capimmo subito che questo meraviglioso luogo aveva bisogno di amore», commenta. Ringrazia i “suoi”: «Stiamo trovando persone che finito il loro percorso lavorativo, anche nell’ambito dei patti di collaborazione, si sono avvicinati a noi per darci una mano. Ringrazio Massimo Mannoni ex dirigente del Comune, Anna Roselli, ex direttrice del Museo di Storia Naturale. Senza il loro supporto non potevamo avere così tanti patti di collaborazione. Grazie anche alla giunta così disponibile». E va nella nuova, vecchia avventura targata Terme: «Per noi una nuova scommessa, coinvolgeremo gli studenti all’interno dei nostri percorsi Pcto, ci occuperemo costantemente della manutenzione e voglio sottolineare l’importante operazione di sicurezza connessa alla nostra presenza. Ricordo che qui quando entrammo nel 2016 era tutto occupato, al parco qui accanto nessuno andava per le cattive frequentazioni: la nostra presenza serve a rendere Livorno più bella».
I lavori del Comune: i prossimi ambienti che saranno recuperati
«Già ci possiamo immaginare la terrazza dell’edificio principale delle Terme che tornerà a vivere durante il secondo lotto dei lavori di restyling come un palcoscenico dove organizzeremo eventi», afferma con entusiasmo il sindaco Luca Salvetti. Coglie l’occasione della sottoscrizione del patto di collaborazione per scandire le prossime tappe del maxi intervento milionario di recupero e restauro. Approfondisce l’architetta Melania Lessi che per conto del Comune, dirige i lavori: «Il secondo lotto dei lavori vede un finanziamento in parte regionale e in parte comunale di 1 milione e 500mila euro: entro fine mese il progetto sarà inviato al vaglio della Sovrintendenza».
Fondamentale l’ok delle Belle Arti per procedere, ma le idee in campo sono chiare su come andare avanti col recupero di quel tesoro liberty dai connotati particolari, che avevano valso il nome a Livorno di Montecatini a mare.
Classico, con i porticati, ma con decorazioni del primo novecento tipiche del Liberty, appunto, che si notano anche negli infissi con elementi fitomorfici. «Finiremo il recupero del salotto delle maioliche - va nei dettagli - così come procederemo col restauro dei decori pittorici delle pareti: l’obiettivo è procedere con i cosiddetti lotti funzionali, ovvero portare a termine un’operazione e rendere subito fruibile lo spazio recuperato». L’architetta fa riferimento alle novità - sulla carta - relative al colonnato di Nord Est: il principio col quale si lavora è permettere la continuità con l’ambiente già tornato a vivere della Sala della Mescita e delle stanze attigue.
«L’idea è di chiuderlo come era in origine, con una sorta di vetrata, restaurare e rimontare gli infissi che abbiamo smontato durante i lavori del primo lotto per creare un ambiente tecnicamente confortevole da usare eventualmente anche per esposizioni».
E si arriva alla “resurrezione” della bella terrazza che sovrasta la scalinata d’ingresso dell’edificio principale (oggi quella parte è protetta da pannelli per ragioni di sicurezza legate al cantiere in corso). «Faremo un consolidamento strutturale e una messa in sicurezza della facciata e dei cornicioni per arrivare a recuperare quella bellissima terrazza: pensiamo poi di prevedere dei pannelli trasparenti tra la terrazza e l’ingresso monumentale al salone centrale per lasciar intravedere le bellezze interne». Ovviamente un maxi intervento di restauro in toto dell’edificio principale non è ancora a progetto: si procede a lotti. Ma, come ha ribadito il sindaco, l’intenzione è quella di ridare vita con i tempi che serviranno a tutto quel biglietto da visita cittadino che sono le Terme del Corallo, nella sua interezza. «Il terzo lotto a seguire - chiude Melania Lessi - si concentrerà sui cancelli esterni, le recinzioni e vediamo rispetto agli appartamenti del primo piano».
