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Livorno, arresto cardiaco in mare: ottantaduenne salvato a Chioma da due bagnini – Chi sono

di Stefano Taglione

	Da sinistra Daniele Morandi e Tommaso Vannini, i due bagnini che hanno salvato l'ottantaduenne
Da sinistra Daniele Morandi e Tommaso Vannini, i due bagnini che hanno salvato l'ottantaduenne

L’anziano, cliente del "Porticciolo del Chioma", era con la moglie a fare il bagno quando ha perso i sensi. Il racconto

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LIVORNO. Stava per morire annegato dopo essersi tuffato in mare. Ma è grazie a due bagnini – il veterano dei guardaspiaggia, Daniele Morandi, e il ventunenne livornese Tommaso Vannini – se è vivo. Tragedia sfiorata, poco prima delle 18 di martedì 19 agosto, al bagno “Porticciolo del Chioma”, al confine fra i comuni di Livorno e Rosignano, dove un ottantaduenne rosignanese – Corrado Chiostrini il suo nome, storico cliente della struttura – si trovava al mare con la moglie quando all’improvviso, dopo essersi immerso dell’acqua, è stato visto a faccia in giù, privo di sensi. Immediato l’intervento del personale di salvamento, che non ha perso neanche un secondo prezioso, attivandosi immediatamente. È grazie a loro se l’anziano è vivo. «Appena lo abbiamo notato – le parole di Vannini, giovanissimo nonostante faccia questo lavoro da quattro anni – siamo intervenuti io e Daniele portandolo a riva e iniziando le manovre rianimatorie, come la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco. Fortunatamente, appena lo abbiamo messo in posizione corretta, ha iniziato a espellere tutta l’acqua che aveva ingerito e non c’è stato bisogno di utilizzare il defibrillatore automatico, di cui siamo ovviamente provvisti».

«Siamo formati per questo, abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere», le parole di Morandi, da 32 anni guardaspiaggia della struttura, di cui è il capo-bagnino e indiscusso veterano. L’esperienza, anche stavolta, lo ha aiutato. «Non ho avuto paura, ho il sangue freddo», prosegue invece Vannini. Fondamentale, pochi minuti dopo la perdita dei sensi, la segnalazione dei primi bagnanti che hanno visto Chiostrini in difficoltà. Altri clienti, nel frattempo, si sono presi cura della moglie, tranquillizzandola. E medici e infermieri liberi dal servizio, clienti del “Porticciolo del Chioma”, sono naturalmente intervenuti prestando i primi soccorsi, in aiuto dei guardaspiaggia della struttura, supportandoli in un gioco di squadra che ha funzionato alla perfezione. E chiamando contestualmente il 112, con la sala operativa dell’ospedale di viale Vittorio Alfieri che ha inviato sul posto un’ambulanza della Svs di Ardenza (con a bordo i soli volontari giunti da via Ricci) e l’automedica dell’Asl Toscana nord ovest, con a bordo il medico e l’infermiere del 118.

All’arrivo dei soccorritori Chiostrini stava un po’ meglio, ma le condizioni di salute rimanevano molto gravi. Era andato, seppur per poco tempo, in arresto cardiaco. È stato quindi immediato il trasporto in codice rosso al pronto soccorso labronico. L’ottantaduenne, come da prassi in questi casi, è stato accolto nella shock room del reparto di emergenza-urgenza, dedicata ai pazienti da assistere con maggiore attenzione, complice il quadro clinico grave. Ora, la speranza, è che possa farcela. Ma una chance di sopravvivere – grazie a Vannini e Morandi, e a tutti coloro che lo hanno soccorso in riva al mare – ora ce l’ha. Cruciali saranno le prossime ore: al momento la prognosi ospedaliera resta chiaramente riservata.

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