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Poveri amici a 4 zampe: per loro a Livorno solo spiagge “da cani”

di Luca Balestri
Poveri amici a 4 zampe: per loro a Livorno solo spiagge “da cani”<br type="_moz" />

Due gli arenili dedicati: ad Antignano è inaccessibile. Ad Ardenza si va ma c’è divieto di balneazione e incuria

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LIVORNO Più che per cani, da cani. Nell’accezione dispregiativa del termine, per indicare le spiagge cittadine cosiddette dedicate e indicate da cartelli comunali, per gli amici a 4 zampe. Soprattutto quella di Antignano, praticamente inaccessibile per i materiali depositatisi con gli anni sulla baia di Cabianca e mai tolti che la rendono anche pericolosa. Quella di Ardenza - del Felciaio - sicuramente è migliore, fruibile sì, ma ben lontana da qualsiasi standard di servizi, decoro, pulizia e pure qualità dell’acqua visto che c’è il divieto di balneazione (c’è scritto temporaneo, ma i cartelli stanno lì da tempo).

Sono due, quindi, le spiagge cittadine dedicate: a fronte degli oltre 16mila cani presenti a Livorno. E non sono certo sufficienti. Ma non è solo la quantità di spazi per cani a non bastare per i nostri amici, ma soprattutto la qualità. Il Tirreno fa un giro: parla con padroni dei cani, guarda, racconta.

Qui Antignano

La “non spiaggia” a 4 zampe è sicuramente la Cabianca. “Dog’s beach”, cioè “spiaggia per cani”, si legge sul cartello posto dal Comune all’inizio della discesa di Antignano. In realtà per i cani e i loro padroni non c’ niente. Tra rocce importanti e montagne di alghe la discesa è allo stato brado. Non ci sono servizi per cani. Per terra legnetti e tronchi. La spiaggia è sprovvista di cestini: ce n’è soltanto uno, però si trova non in spiaggia, ma all’inizio della discesa. Certo, basterebbe per portare i bisogni raccolti del cane su. Ma, purtroppo, non tutti coloro che frequentano le spiagge sono civili. Non manca sull’arenile il sempreverde problema delle microplastiche, che affolla gli spazi tra le rocce e le alghe. E se un cane ha sete? Speriamo che il padrone abbia con sé una ciotola, altrimenti non beve. Non beve e non si lava, dato che non c’è neanche una doccia per toglier via il sale di dosso agli amici a quattro zampe, dopo che hanno fatto il bagnetto.

All’Ardenza

I livornesi se vogliono avere la sensazione di essere in una spiaggia per cani, devono andare all’Ardenza. La spiaggia del Felciaio (anche qui il cartello del Comune la identifica come “dog’s beach”). È accanto ai bagni Fiume: è leggermente più attrezzata rispetto all’arenile Cabianca. Qua, i cani possono usufruire della doccia. Anche se, fatta la legge trovato l’inganno: il gabbiotto dei tubi è rotto, oltre che rugginoso. Lo scatolotto arrugginito che consente il passaggio per l’acqua della doccia è pericolante, e può cadere da un momento all’altro. Sui cani che si fanno la doccia o sui piedi dei loro padroni. Come alla spiaggia Cabianca, neanche qua ci sono ciotole per far bere gli animali (la fontanela è sopra, lungo il viale a mare). Soprattutto, un problema reale, è lo stato organico della spiaggia: è piena di melma. Dunque i cani non possono non sporcarsi se vogliono divertirsi in acqua. E anche qua - e questo lo si deve, più che a chi amministra la spiaggia, all’incuria di chi il posto lo frequenta-, è piena di microplastiche. E di piccoli vetri. Molto pericolosi per le zampette dei 4 zampe. Mancano anche punti d’ombra, dove far rilassare i nostri amici, che sotto il sole estivo faticano a tenere il ritmo della calura. E soprattutto, alla spiaggia del Felciaio non si può fare il bagno (in teoria). A indicare il divieto diversi cartelli all’ingresso della spiaggia e giù per la discesa. “Divieto temporaneo di balneazione”, recitano: sono affissi dal Comuni. In uno si legge dell’ordinanza sindacale 134, emanata lo scorso 11 aprile.

Proposte e criticità

«Qua purtroppo c’è davvero tanta plastica. Mi preoccupano anche anche i vetri che si trovano ovunque», così Brando Rolla, mentre gioca con il suo Thiago, un cagnolone di 11 anni. «Nella spiaggia c’è anche un solo cestino -continua- I punti d’ombra sarebbero l’ideale, così i cani avrebbero modo di riposarsi per bene». A fare la doccia anche Eli, cane spagnola in vacanza a Livorno. «Nostra figlia, che vive in Spagna, la porta qua ogni estate, quando viene. Noi veniamo sempre qua con lei -dicono Mauro Nieri e Luisa Brandi-. La spiaggia non sarebbe male, anche per il fatto che c’è la doccia. Però l’acqua è melmosa».

Per la coppia, «è un peccato che a Livorno ci sia solo questa spiaggia per i cani. Ai 3 Ponti di regola non si potrebbe andare con il cane, ma staremmo tanto bene là. La spiaggia potrebbe essere sfruttata anche in questo senso - proseguono- Con tutti i cani che ci sono a Livorno, si potrebbe fare qualcosa in più. Se ci fossero spiagge migliori di questa, noi sicuramente ci andremmo».

Dice la sua anche un altro bagnante: «Livorno è piena di cani, e questa cosa andrebbe sfruttata. Non solo per i livornesi che il cane ce l’hanno, ma anche a favore del turismo -l’idea del signore- Secondo me verrebbero un sacco di persone in più a Livorno se ci fosse una spiaggia per cani vera e attrezzata».l
 

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