Il Tirreno

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Storie di mare

A Livorno i sassi della spiaggia diventano arte: la storia di Manuela la prof che fa quadretti con la pietra

Rosanna Harper
A Livorno i sassi della spiaggia diventano arte: la storia di Manuela la prof che fa quadretti con la pietra

Tonelli: «Quelle che dipingo sono piccole storie, ognuna ha un titolo»

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LIVORNO Paesaggi al salmastro che raffigurano il mare e la spiaggia. Richiamano a pescatori, si creano pesciolino, scogli, tramonti, chiome degli alberi. Sono disegni che richiamano la natura, gli animali, le persone. Piccole storie d’amore, panorami romantici e fantasie che vengono dipinte sui sassi. Ciascuna ha una propria narrazione e un proprio titolo. E quei sassi la prof creativa Manuela Tonelli, insegnante da moltissimi anni, dal 1990, se trova in spiaggia. È la base del sto estro che si traduce con la sua arte di dipingere su pietra, la stone painting, appunto. Una passione, quella di dare colore e sfumature alle pietre, che l'insegnante condivide con i suoi amati alunni, un hobby che svolge con passione, che le dà soddisfazione, che è per lei anche fonte di rilassamento.


Ed è lei a raccontarla con orgoglio. «Uso sassi di diverse dimensioni: si tratta di sassi che trovo in spiaggia, prima di dipingerli li sciacquo, successivamente creo il fondale, ovvero la base colorata, e poi comincio a creare un quadretto dove ci sono delle proporzioni. Alcuni li coloro, alcuni li lascio naturali, poi vengono lucidati». È una sorta di mosaico artistico. In miniatura. Per realizzare queste piccole opere di stone painting, Tonelli utilizza diversi materiali, privilegiando i colori acrilici, possibilmente molto pastosi: la sua vetrina social si chiama ManuStone. I sassi, una volta che sono stati lavati, vengono dipinti e, infine, lucidati. Il tempo che Manuela impiega per realizzare queste miniature in pietra varia a seconda delle dimensioni dei sassi.


«Tra la ricerca dei sassi – spiega ancora la creativa labronica – assemblare e incollare, ci vogliono circa due ore. Per realizzare il fondale uso solitamente lo scottex. Le forme mi sono sempre piaciute, creare mi dà soddisfazione, mi rilassa, è bello l'uso dei colori e delle sfumature, creare è un divertimento».

Ma come nasce? L’insegnante alla scuola Modigliani riavvolge il filo. «Una volta provai a pitturare i sassi: li avevo dipinti usando le tempere, raffigurando gatti, paesaggi marini. Avevo riempito l'armadio di sassi. Quest'anno, per la festa della mamma, mi dissi che avrei voluto riprovare a dipingere, proponendo, ai miei alunni della classe quarta, di inventare delle storie da riportare sui sassi. Cominciai a farne qualcuno, utilizzando dei sotto torta: i sassi venivano incollati in questi piccoli cerchietti che, mano mano, diventavano particolari. I miei bimbi erano tranquilli e entusiasti. Ho creato quadretti con ciottoli di pietra: sono delle piccole miniature che raffigurano delle storie, ogni sasso ha un proprio titolo».

Manuela Tonelli, oltre la passione per la stone painting, è musicoterapeuta dal 2013, dopo aver svolto un corso biennale a Firenze.

Alle scuola Modigliani, dove lavora come insegnante, Tonelli ha la direzione del coro. Comunque l’arte, che sia manuale oppure musicale, fa parte di lei.

«Le possibilità che la musica può offrire sono infinite. Attraverso la musica è possibile sentirsi meglio».

Il lavoro di musicoterapia per Manuela diventa progettualità esterna: nelle scuole materne e nelle scuola primaria, e con i ragazzi adulti con disabilità.

«La musica – chiude Tonelli – si rivolge a tutti e consente di aprire canali comunicativi espressivi. È necessario mettersi in ascolto, vedere come le persone rispondono, come interagiscono tra di loro. Nel lavoro di musicoterapeuta mi spoglio dal mio ruolo di insegnante e cerco di tirare fuori il meglio da questi ragazzi».

L’insegnante, inoltre, scrive canzoni, compone, suona diversi strumenti, cerca di stimolare bambini e colleghi nell'elaborazione della scrittura creativa.

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