Estate 2025 in Toscana, luglio nero su tutta la costa: «Ma non date la colpa al caro-ombrellone». E c’è un fenomeno nuovo
Gli operatori preoccupati spiegano i motivi delle spiagge semivuote: gli stranieri manna dal cielo anche per il settore della ristorazione. E sugli italiani qualcuno dice: «Maleducati e poi ti scrivono una recensione terribile»
L’Istat lo ha registrato già nel primo trimestre 2025: rispetto allo stesso periodo del 2024, il turismo è calato in tutta Italia: -1, 1% di arrivi e -0, 4% di presenze. In attesa di conoscere l’andamento di aprile, maggio e giugno, per avere un’idea di come è stato luglio in Toscana non c’è bisogno di scomodare gli statistici.
Basta aver buttato un’occhiata sugli stabilimenti balneari, essere saliti sul traghetto per l’Elba, aver cercato posto in un albergo o in un ristorante: vuoto, o quasi, un po’ ovunque. «Luglio ha ammazzato la stagione. Completamente fuori dalle nostre aspettative», conferma dal suo osservatorio, il litorare di Lido di Camaiore, in Versilia, Marco Daddio, titolare dello stabilimento Venezia e presidente dei Balneari di Lido di Camaiore. «Menomale che a maggio e giugno abbiamo avuto presenze importanti perché a luglio c’è stato un calo del 10-15% rispetto al luglio del 2024».
I motivi? Per i bagni ce n’è uno che influisce prima e più di tutti, e a dispetto di qualsiasi ragione economica: il meteo. «Se è brutto, al mare non ci vieni. Quest’anno luglio è stato così così, mentre giugno è stato caldo, e infatti c’era gente. E poi a giugno è bassa stagione e la gente ne approfitta».
La questione economica è, per l’appunto, la seconda causa del calo di presenze. La crisi pesa e scoraggia i clienti. Ma Daddio mette in guardia: «È sbagliato dare la colpa al “caro ombrelloni”. Quel che è davvero aumentato sono i trasporti: da Firenze sono 16 euro di autostrada, 30 di benzina e 10 di parcheggio. Hai già speso quasi 60 euro ancor prima di aver messo piede in spiaggia».
Che a luglio l’esborso delle famiglie sia più alto lo cristallizza il Codacons. I rincari più alti, secondo l’associazione di tutela dei consumatori, sono tra le voci legate alle vacanze: «A luglio i prezzi dei voli nazionali crescono del 35, 9%, quelli dei traghetti del 10, 9%, i listini dei pacchetti vacanza nazionali del 10, 3%, case vacanza, b&b e strutture ricettive del 6%». Per gli alberghi a livello italiano lo conferma Assoturismo Confesercenti sulla base di un’indaginedel Cst, Centro studi turistici, di Firenze per il periodo 25-27 luglio 2025. Il tasso di occupazione medio è stato del 79%; era dell’82% nello stesso periodo 2025. Nel Centro Italia, Toscana compresa, è stato più basso: 76%. «Finora è stata un’estate anomala, con andamenti altalenanti e un ritorno del turismo mordi e fuggi del weekend», dice Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti. Un’analisi condivisa da Maila Bettaccini, responsabile Confesercenti Toscana Turismo. Che sottolinea un altro aspetto ancora: a fronte di una domanda interna tiepida, crescono gli stranieri.
Il fenomeno è generalizzato in tutto il Paese. E la Toscana non fa eccezione. «I dati di luglio li avremo fra qualche giorno ma intanto posso dire che siamo partiti bene i primi 15-20 giorni e siamo calati a fine mese», spiega dall’Isola d’Elba Massimo De Ferrari, presidente degli Albergatori isolani e titolare dell’hotel Hermitage. «Gli italiani sono diminuiti e sono invece aumentati gli stranieri che vengono due o tre giorni all’Elba nella cornice di un soggiorno nelle città d’arte». Il fenomeno è nuovo. «Abbiamo visto arrivare norvegesi, bulgari, messicani, algerini – spiega ancora – e sono aumentate in maniera importante le prenotazioni sui portali come Booking, o tramite l’Intelligenza artificiale che risponde anche di notte. Facciamo attenzione a questo tipo di turismo nuovo: chi si attrezza e coglie questa onda, può averne un ritorno; chi non è organizzato, ha avuto problemi».
Stranieri, manna dal cielo anche per il settore della ristorazione. «Di fronte a un calo di presenze del 15-20% rispetto all’anno scorso, menomale ci sono gli stranieri», dice Umberto Amato, titolare del ristorante La Fontanina di San Pietro a Porto Ercole, all’Argentario (Grosseto) . «Giugno è stato molto buono, luglio molto brutto – dettaglia – ma nel mio locale per fortuna ci sono loro». E non solo per una questione economica. «Il nostro è uno standard internazionale, tutto il personale parla Inglese e ci troviamo molto bene con questi clienti, perché sono educati, se hanno un’osservazione sul menu ti chiamano e te la dicono, i bambini sono educati. Gli italiani? Maleducati, se qualcosa non va, tacciono ma ti scrivono una recensione terribile».