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Il lutto

Livorno, barbiere e pittore muore dopo lo scontro in scooter

di Stefano Taglione

	Renato Pantera e il luogo dell'incidente
Renato Pantera e il luogo dell'incidente

L’impatto contro un’auto guidata da un carabiniere di 25 anni, ora indagato per omicidio stradale, ad Antignano, fra via della Salute e via del Littorale.

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LIVORNO. È morto in ospedale dopo ore di agonia. A niente, purtroppo, sono valsi i soccorsi rapidissimi dei volontari giunti sull’ambulanza. Ha perso la vita a 81 anni in motorino contro un’auto il parrucchiere e pittore livornese Renato Pantera, rimasto coinvolto attorno alle 15 di sabato scorso in un terribile incidente stradale in sella al suo motorino. Si trovava ad Antignano, all’incrocio fra via del Littorale e via della Salute, quando il conducente di una macchina – un carabiniere di 25 anni – non gli avrebbe dato la precedenza, impattando violentemente contro il mezzo a due ruote. Fin da subito le condizioni di salute dell’anziano sono risultate gravissime, poi purtroppo la situazione è precipitata. Abitava ad Antignano, proprio in via del Littorale.

La ricostruzione

Gli agenti della polizia municipale, diretti dal comandante Joselito Orlando, sono subito intervenuti sul posto. La dinamica è apparsa fin da subito abbastanza chiara, sebbene i mezzi nel frattempo fossero già stati spostati: l’automobilista, infatti, non avrebbe visto per tempo Pantera, che a causa dell’urto è stato sbalzato sull’asfalto. Un impatto molto violento, con lo scooterista già in gravissime condizioni. Purtroppo, nonostante le cure tempestive del personale del pronto soccorso, non è riuscito a sopravvivere. Gettando nel più totale sconforto i tanti amici e familiari.

Le indagini

Gli agenti locali, che hanno subito cercato di trovare eventuali testimoni o registrazioni di telecamere che avessero inquadrato l’incidente, hanno effettuato i rilievi e disposto i test alcolemico e narcotico sul venticinquenne alla guida dell’auto, risultato poi negativo. Al volante, quindi, era in condizioni idonee. I mezzi, come da prassi, sono stati sequestrati per ricostruire esattamente la dinamica del sinistro stradale, mentre il conducente è stato indagato d’ufficio per omicidio stradale. Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta è Massimo Mannucci.

Chi era la vittima

Pantera, nato nel 1943, a dicembre avrebbe festeggiato 82 anni e prima di andare in pensione lavorava come parrucchiere (celebre il suo salone in via della Madonna, in centro) ed era un artista conosciutissimo a Livorno, con alle spalle molte esposizioni pittoriche. Il suo account Facebook, non a caso, riportava il nome “Pittore Renato Pantera”, a suggellare la sua grande passione. In passato ha fatto parte anche della commissione speciale artigiani dell’Inps, come rappresentante della Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa. Ma fra i suoi hobby principali, in realtà, c’era il mare. Tanti i brevetti conseguiti nell’ambito della subacquea: era un sommozzatore provetto, un pescatore amatoriale e amava nuotare.

In piscina, in mare, non mancava occasione di percorrere anche le lunghe distanze, pure un chilometro e mezzo fra le acque, in ogni stagione. L’ultima “traversata” il mercoledì della scorsa settimana. Un’altra sua grande passione erano i viaggi: li ha fatti da solo, non solo con la moglie Beatrice, l’amore della sua vita, scomparsa qualche anno fa. Amava la vita, Renato, e sabato scorso avrebbe dovuto raggiungere una persona in motorino per un appuntamento. Poi, purtroppo, il tragico incidente e la morte in ospedale. Nei prossimi giorni, a cura delle onoranze funebri della Svs, ci sarà il funerale, non ancora fissato in quanto la salma era stata messa sotto sequestro dalla magistratura.  

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