Igor Protti e la malattia, come sta l'ex bomber? Oggi il via alle terapie: la sorpresa dei tifosi – Video
Dopo il messaggio sui social, l’ex giocatore di Livorno, Bari e Lazio ha confidato agli amici : «Non mi sarei mai aspettato tutte queste dimostrazioni d’affetto, mi hanno davvero emozionato»
LIVORNO. Hanno sempre brillato gli occhi di Igor Protti. In campo, quando c’era da trovare un pertugio per dribblare l’avversario e sparare in rete. Nella vita, perché ti basta guardarlo per un attimo per capire che di fronte hai un uomo intelligente e buono. Ma sabato pomeriggio migliaia di occhi, d’improvviso, hanno smesso di brillare dopo il suo annuncio della malattia. Come per un blackout collettivo. Quella lettera al mondo di Igor ci ha tolto la luce, il fiato. Una freccia acuminata dritta al cuore.
Il messaggio
«Purtroppo – ha scritto Igor, 58 anni da compiere, capocannoniere Dalla serie A alla serie C – poco più di un mese fa mi è stato trovato uno sgraditissimo ospite. Ho subito un primo intervento chirurgico e la prossima settimana comincerò le cure per cercare di migliorare la situazione e poter essere nuovamente operato tra qualche mese. È una partita durissima, so benissimo che si può vincere o perdere ma ce la metterò tutta come sempre. Come sempre so di non essere solo, ho la mia grande e meravigliosa famiglia vicino a me anche se non tutti lo possono essere fisicamente. Come quando ero in campo e mi sentivo parte di una grande comunità oggi sento anche la vicinanza di tutti gli amici e di tutte quelle persone che mi hanno seguito e voluto bene». Protti ha anche ringraziato «lo staff medico che mi ha preso in cura e che farà di tutto per aiutarmi in questa lotta». E ha voluto chiudere il suo messaggio da capitano, da uomo squadra. Soprattutto da uomo buono.
«Mi scuso fin da ora se nei prossimi mesi non riuscirò a rispondere a tutti sia telefonicamente che qui su Instagram. Vi mando un forte ed enorme abbraccio».
Tutti per Igor
Grande giocatore Protti, ma soprattutto uomo vero. E lo vogliamo ripetere due, dieci, cento volte. Schiena dritta sempre, ideali forti, il rigetto per i compromessi. Igor e il mondo del calcio sembrano un ossimoro vivente, eppure “il capo degli ultrà” (come lo definiscono a Livorno dove il suo compleanno vale come il Natale) è riuscito a portare dignità anche in questo contesto. Voce bassa e parole forti. Mai banalità. Anche scontri, se era necessario. Sempre a testa alta. Ma dovunque è stato, Protti ha lasciato un segno indelebile. E si è visto nelle ultime 36 ore. Il fiume dell’effetto è straripato, ha rotto qualsiasi argine. Migliaia i messaggi per dire “forza, sono al tuo fianco”. Come quello del sindaco di Livorno, Luca Salvetti: «Igor non è solo il più grande giocatore che Livorno abbia mai visto in maglia amaranto ma è un amico vero con cui ho condiviso un infinità di momenti belli, una persona che in un modo o nell’altro ha segnato oltre 35 anni della mia vita. In questo momento difficile sono li con lui, con la testa, con il cuore e con tutto ciò che posso fare e come me, li con lui, a sostenerlo nella lotta ci sono migliaia di persone». E poi Cristiano Lucarelli (nella foto tonda ndr). Non un ex compagno, ma un fratello. Di battaglie e di ideali. «Igor non sei solo per vincere la partita più importante. Forza leone». Lucarelli 24 ore prima aveva postato una foto con Igor e un cuore, ma solo pochi sapevano il significato di quel messaggio. Poi, tutti l’hanno capito. La Curva Nord del Livorno ha scritto: «Come lui ci ha sempre rappresentato in campo con il suo carattere e la sua determinazione noi in questo momento vogliamo essergli vicini e dirgli che combatteremo con lui questa ennesima battaglia». Se i colori dividono, lo spessore dell’uomo unisce. «Siamo stati rivali in campo, saremo uniti nella tua battaglia. Forza Igor Protti! » gli hanno scritto su Fb nel gruppo “Quelli che il Pisa”.
«Mi hanno emozionato»
Ieri Protti era a casa, con gli affetti più cari. Ha deciso di restare in silenzio e non aggiungere altro anche se lo hanno cercato da tutta Italia. Da oggi si va in guerra ma con l’orgoglio di chi ha davvero capito di non essere solo. «Non mi sarei mai aspettato tutte queste dimostrazioni d’affetto – ha confidato agli amici – mi hanno davvero emozionato. Anche perché sono arrivate da ogni luogo d’Italia. È bellissimo».
Non sei solo Igor. Dietro di te c’è una Curva con tutti i colori del mondo che vuole spingerti alla vittoria.