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Il caso

Igor Protti e l’annuncio della malattia: «È una partita durissima». Ondata di affetto per il bomber: «Siamo tutti con te»

di Alessandro Bernini

	Igor Protti con la maglia del Livorno e in ospedale
Igor Protti con la maglia del Livorno e in ospedale

Cristiano Lucarelli, 24 ore prima delle parole suo grande amico ed compagno di squadra, aveva postato una foto con Igor e un cuore: ma solo pochi sapevano il significato di quel messaggio

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LIVORNO. I numeri 10 non hanno paura. Cercano la giocata, sfidano l’avversario. Ma ci sono due categorie di numeri 10: i giocolieri e i guerrieri. Igor Protti è stato sempre un guerriero. Sul campo da calcio ma anche nella vita: perché pur di tenere la schiena dritta e la testa alta, non ha avuto paura di andare allo scontro o di sbattere la porta.

È un guerriero Igor. Forte. È il primo pensiero che ci ha travolto mentre col groppo alla gola leggevamo le sue parole. Il suo messaggio al mondo. «Purtroppo - ha scritto Igor - poco più di un mese fa mi è stato trovato uno sgraditissimo ospite. Ho subito un primo intervento chirurgico e la prossima settimana comincerò le cure per cercare di migliorare la situazione e poter essere nuovamente operato tra qualche mese. È una partita durissima, so benissimo che si può vincere o perdere ma ce la metterò tutta come sempre. Come sempre so di non essere solo, ho la mia grande e meravigliosa famiglia vicino a me anche se non tutti lo possono essere fisicamente. Come quando ero in campo e mi sentivo parte di una grande comunità oggi sento anche la vicinanza di tutti gli amici e di tutte quelle persone che mi hanno seguito e voluto bene».

Protti ha anche ringraziato «lo staff medico che mi ha preso in cura e che farà di tutto per aiutarmi in questa lotta». E anche nel momento in cui "l'io" doveva prevalere sul "noi", no, non ce l’ha fatta. Ha voluto chiudere da capitano, da uomo squadra. Soprattutto da uomo buono. «Mi scuso fin da ora se nei prossimi mesi non riuscirò a rispondere a tutti sia telefonicamente che qui su Instagram. Vi mando un forte ed enorme abbraccio».

Il messaggio in un attimo è diventato virale sui social. Centinaia di commenti e messaggi sui gruppi dei tifosi del Livorno , ma anche del Bari, del Messina della Lazio, città dove Igor ha giocato lasciando una scia infinita di affetto. Lo spessore dell’uomo non ha confini, anche i tifosi del Pisa l’hanno incoraggiato con decine di messaggi.

«Vincerai anche questa battaglia. E noi faremo tutti il tifo per te», ha scritto l’Us Livorno. Toccante il messaggio del sindaco Luca Salvetti, suo grande amico: «Igor non è solo il più grande giocatore che Livorno abbia mai visto in maglia amaranto ma è un amico vero con cui ho condiviso un infinità di momenti belli e coinvolgenti, una persona che in un modo o nell'altro ha segnato oltre 35 anni della mia vita. In questo momento difficile sono li con lui, con la testa, con il cuore e con tutto ciò che posso fare e come me, li con lui, a sostenerlo nella lotta ci sono migliaia di persone. Igor un grande abbraccio».

Cristiano Lucarelli, 24 ore prima, aveva postato una foto con Igor e un cuore, ma solo pochi sapevano il significato di quel messaggio. Poi, tutti l'hanno capito.

Impressionante sui social il numero dei tifosi del Livorno che hanno postato foto con Igor. Come se non esistesse un livornese che non ne ha una. E forse è proprio così. Il fiume di amore per Igor ha abbattuto ogni diga. Perché nella vita, ciò che dai, prima o poi ti torna. Ci piace riportare il messaggio di un tifoso che ne riassume centinaia. «È arrivato il momento di restituire a quest'uomo almeno un po' di quello che ci ha dato. Possiamo farlo standogli vicino, sostenendolo nel percorso che dovrà intraprendere, incoraggiandolo quando ci saranno momenti difficili, gioendo insieme a lui quando finalmente l'ospite indesiderato lo lascerà. In ogni caso, non camminerai mai da solo».

No Igor, non sei solo. Sei un guerriero con un popolo alle spalle. Che ti ama. Oggi più di sempre.

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