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Assalto alla tabaccheria: rubato il portafogli del capolista di "Livorno Popolare"

di Stefano Taglione
La polizia fuori dalla tabaccheria (foto Stick)
La polizia fuori dalla tabaccheria (foto Stick)

Il racconto di Vittorio Cateni: «Lo avevo dimenticato, quando sono tornato a prenderlo ho trovato la "sorpresa". I ladri hanno pure speso dei soldi con la carta in un panificio, se qualcuno trova il borsello si faccia vivo»

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LIVORNO. Prima hanno rotto la saracinesca. Poi hanno spaccato la porta a vetri. Colpo dei ladri alla tabaccheria “Bani”, sugli scali Novi Lena, dove nella notte fra mercoledì 3 e giovedì 4 luglio i malviventi hanno fatto irruzione rubando un centinaio di euro dal registratore di cassa e il portafogli dimenticato il giorno prima da un cliente, il capolista di “Livorno Popolare” alle ultime elezioni amministrative, il ventottenne Vittorio Cateni. «Le probabilità che accadesse ciò erano veramente infinitesimali – il racconto sconsolato del proprietario del borsello – perché lo avevano dimenticato, me lo hanno ritrovato e sarei dovuto passare alle 7 di mattina per prenderlo. Purtroppo, però, appena sono arrivato ho trovato la “sorpresa”, ovvero il raid dei ladri».

Cateni, fra l’altro, attraverso i messaggi automatici inviati dalla società della carta di credito ha scoperto perfino che i ladri, dopo aver aperto il suo portafogli, avevano utilizzato la tessera magnetica «per fare acquisti in modalità “contactless” in un panificio». «Non so neanche quale – spiega – dato che mi è venuta solo la dicitura “Panificio”. Chiaramente ho immediatamente bloccato la carta, in modo tale che non potessero fare altre compere. Contanti non ne avevo, quindi non hanno rubato altro. Il maggior fastidio è sicuramente il fatto di dover rifare i documenti, farò subito denuncia».

Il ventottenne, in ogni caso, si appella alla cittadinanza: «Se qualcuno lo trova in giro – conclude – me lo faccia sapere magari attraverso i social». Sugli scali Novi Lena, poco dopo le 8 di ieri mattina, è intervenuto un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato, diretto dal commissario Gabriele Nasca, con gli agenti che hanno effettuato un sopralluogo nell’attività. All’ingresso c’erano anche tracce di sangue, evidentemente perché uno dei ladri spaccando la porta a vetri si è ferito. Dalle telecamere della zona, sia quelle pubbliche che le altre privata, la speranza di poter risalire ai malviventi. Impianto di videosorveglianza di cui, fra l’altro, è dotato pure il negozio.

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