Il Tirreno

Livorno

Il progetto

Porto di Livorno, nuovo look (anche) per l’illuminazione: «Il vero cambiamento parte dalle piccole cose»

di Maurizio Campogiani

	Un momento della presentazione
Un momento della presentazione

Terminati i lavori di relamping e sensorizzazione delle torri faro e delle palificate che si trovano nello scalo marittimo labronico

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LIVORNO. Sono stati ultimati nel porto di Livorno i lavori di relamping e sensorizzazione delle torri faro e delle palificate presenti nelle aree pubbliche dello scalo portuale. L’appalto, inserito nell’ambito degli interventi completamente finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, “Next Generation EU”, programma Green Ports, coordinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, è complessivamente costato 889mila euro, e si è concluso in 246 giorni.

Il progetto è stato presentato in Fortezza Vecchia, a un convegno tecnico a cui hanno preso parte il commissario straordinario dell’Ente di Palazzo Rosciano, Davide Gariglio, e quanti hanno lavorato all’iniziativa: dal dirigente tecnico dell’AdSP, Enrico Pribaz, al direttore dei lavori, Gabriele Madrigali, per finire col progettista, Massimiliano Micheletti.

Due gli interventi realizzati: quello di sostituzione delle lampade tradizionali in dotazione agli impianti di pubblica illuminazione con la più efficiente ed economica illuminazione a LED e quello di installazione di un sistema di sensorizzazione e di controllo che consente di gestire i fari in maniera ottimale, permettendo di accenderli soltanto quando necessario, in modo da risparmiare un considerevole quantitativo di energia elettrica.

«Negli impianti di illuminazione – si legge in una nota dell’ente – è stata anche installata una tecnologia innovativa, denominata Light -Fidelity (LI-FI), di trasmissione dei dati attraverso le onde luminose a led. La creazione di questo sistema risulta all’avanguardia e favorisce tra le altre cose una sicurezza elevata nella trasmissione delle informazioni, l’eliminazione di qualsiasi interferenza (non essendo usati segnali a radiofrequenza), l’attivazione geolocalizzata delle emissioni di luci LED e una velocità di trasmissione dei dati 100 volte superiori a quelle del Wi-Fi».

«Il vero cambiamento inizia dalle piccole cose – ha dichiarato Gariglio in apertura di convegno, nella sua prima partecipazione a una iniziativa pubblica promossa dall’AdSP – e questi lavori rispondono alla necessità di rendere i porti del Sistema ancora più efficienti da un punto di vista energetico. Si tratta, quindi, di un’opera fondamentale, caratterizzata da un alto livello di tecnologia, che ha come fine l’implementazione della sicurezza in ambito portuale».

Il commissario straordinario ha infine sottolineato il valore aggiunto di un duplice intervento che è stato finanziato con i fondi del Pnrr e che quindi ha dovuto rispettare tempi stretti per la sua realizzazione. E per questo ha ringraziato il personale dell’AdSP e i progettisti che hanno lavorato alla realizzazione dell’opera.

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