Livorno e la storia di Monica Pelagatti: la poetessa senza casa presenta il suo libro
Spera nel dormitorio, ma serve il cambio di regole per portare il suo cane Macchia
LIVORNO Che un destino già tracciato esista o meno è da sempre oggetto di confronto, ma se esistesse un giorno il fato dovrebbe spiegare a Monica Pelagatti perché si sia accanito tanto contro di lei. Dalle disgrazie la donna riuscì però a trarre le energie per una seconda vita. La storia va raccontata dall’inizio.
Quando finì il suo matrimonio, la protagonista faceva la casalinga e, al non avere più un tetto (perché l’ex marito l’aveva allontanata), aggiunse il dramma di non avere nemmeno un lavoro. Viene accolta dalla Caritas e successivamente trova un alloggio di fortuna grazie all’occupazione del Palazzo Maurogordato sugli scali D’Azeglio, fino a quando non viene sgomberato dalle forze dell’ordine per essere restituito al legittimo proprietario.
Monica avrebbe la possibilità di essere accolta nella struttura comunale di via Terreni, dove da sempre sono attivi i dormitori comunali, ma c’è un problema. Un problema relativo all’unico essere sulla terra che in quel momento, ricambiato, le voleva bene: Macchia il canino da sempre con lei e che con lei aveva condiviso i suoi guai.
Il regolamento prevede infatti che non possano essere ospitati animali assieme agli ospiti.
E figuriamoci se Monica rinuncia a Macchia. Siamo ai tragici periodi del Covid e la sciagura mondiale paradossalmente fa sì che, vista l’emergenza, Monica possa esser eccezionalmente ospitata assieme al cane. Lei socializza con gli operatori e con gli altri ospiti e la incuriosisce un’iniziativa che viene adottata nel centro di accoglienza, ovvero un corso di scrittura creativa ideato dalla cooperativa che gestisce l’asilo e dalla Fiopsd (tutela delle persone senza dimora).
Monica si appassiona, aveva già in essere da ragazza una propensione alla scrittura, purtroppo mai coltivata per le esigenze della vita. Ma è brava. E decide di scrivere poesie ispirate dalla propria esistenza.
E' il suo gran giorno: ha presentato agli Asili Comunali in via Terreni nel corso della Festa di inizio estate la raccolta delle sue poesie dal titolo “Mondi inversi” alla presenza dell’assessore al sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti, del pedagogista Gianluca Giunchiglia, di Francesca Migliani editore e curatore della prefazione al libro, di Alessandro Carta curatore della dell’introduzione, dell’artista Fabrizio Brandi e di Emilia Natoli del circolo “Lettura a voce alta” con il patrocinio della Fiopsd.
Il libro sarà disponibile in tutte le librerie (anche virtuali) dal luglio prossimo.
L’autrice ha inoltre scelto la piattaforma self publishing “youcanprint”. Oggi sarà possibile acquistare il libro in loco.
Vi chiederete, tornando al passato, dopo il Covid cosa abbia fatto Monica: è stata costretta a dormire dentro un’auto con il fedele Macchia. Poi un incidente, che le ha comportato un problema alla gamba, ha fatto sì che si sia reso possibile un ricovero provvisorio all’Hotel Giappone (ovviamente assieme a Macchia). Ma che succederà dopo la guarigione ? Cambierà il regolamento degli asili ? Monica e Macchia lo sperano.