Porto di Livorno, Gariglio apre al dialogo con i sindacati: «Serve fare squadra per rilanciare il sistema»
Nel primo incontro con le rappresentanze sindacali, il commissario straordinario annuncia confronto costante e una visita in banchina. Al centro, il nodo dell’articolo 17 e la revisione del modello operativo
LIVORNO. Primo confronto tra il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale, Davide Gariglio, e le rappresentanze sindacali di categoria e confederali. L’incontro, di natura interlocutoria, ha segnato l’avvio di un percorso di dialogo che, nelle intenzioni del vertice di Palazzo Rosciano, sarà costante e centrato sui principali nodi che riguardano il lavoro in porto.
«I sindacati saranno interlocutori essenziali di questa amministrazione – ha dichiarato Gariglio –. Con loro ci confronteremo costantemente su tutti i temi sfidanti che dovremo affrontare».
Al centro dell’incontro, la complessa questione della riorganizzazione dell’articolo 17, l’agenzia per il lavoro portuale, per cui sarà necessario predisporre un nuovo bando in vista della prossima scadenza dell’autorizzazione. Su questo punto Gariglio ha evidenziato la necessità di un confronto anche con la struttura ministeriale per delineare il percorso da seguire.
In apertura, il commissario ha voluto ribadire la centralità della legge 84/94 come riferimento normativo per l’azione dell’ente, e ha annunciato la volontà di visitare quanto prima le banchine del porto. «Per conoscere da vicino il porto bisogna stare con gli scarponi sul terreno – ha detto – e presto verrò in banchina per parlare con tutti». Sul tavolo anche il tema, più ampio, della revisione del modello operativo del lavoro portuale, che secondo l’ente dovrebbe orientarsi verso un maggiore efficientamento del sistema. I sindacati, dal canto loro, hanno chiesto la convocazione urgente dell’Organismo di Partenariato, trovando apertura da parte dell’Autorità, che si è detta disponibile a fissare un incontro entro la fine di luglio. «Bisogna fare squadra per aggiustare le storture del modello di organizzazione del lavoro in porto – ha concluso Gariglio –. Gli obiettivi sono condivisi e puntano al pieno recupero dell’efficienza produttiva del nostro sistema portuale».