Materne a Livorno, idea apertura fino alle 17: «Ma solo con adesioni sufficienti». Come funziona
Palazzo Civico ha inviato un questionario alle famiglie degli iscritti alle comunali
LIVORNO. Dal prossimo anno scolastico, le scuole comunali dell’infanzia (3-6 anni) potrebbero allungare il loro orario di apertura. Potrebbero stare cioè aperte non più fino alle 15, 30, ma fino alle 17. Questa l’ipotesi al vaglio dell’amministrazione che ha mandato alle famiglie dei bambini che il prossimo anno frequenteranno le scuole dell’infanzia un sondaggio. Lo scopo è capire quale sia il pensiero sulla formula d’orario. L’intento del Comune è potenziare l’offerta educativa prolungando l’orario di apertura a fronte delle esigenze di conciliazione vita-lavoro delle famiglie.
«Ecco il perché»
È la vicesindaca Libera Camici, che la delega alla scuola, a spiegare questa scelta. «Con questa azione amministrativa vogliamo dare concretezza ad una nostra linea di mandato – dice –. Cercare di rimodulare i servizi per andare sempre più incontro alle esigenze vita-lavoro delle famiglie è al centro della nostra mission. Quella che proponiamo è una sperimentazione che riguarderà solo la fascia di bambini dai tre ai sei anni».
Il questionario
Non è dunque questa un’idea nuova dell’amministrazione. È la stessa Camici a ricordare che «già la scorsa estate si è fatto un primo questionario esplorativo per capire come le famiglie si orientassero verso una giornata d’asilo che finisce alle 17 e non alle 15, 30 – spiega –. Dall’indagine dell’anno scorso è emerso che il 42 percento degli utenti si è dimostrato interessato all’orario delle 17. Quindi ci siamo presi del tempo per strutturare la proposta».
La proposta
Proposta che ora l’amministrazione comincia a delineare. Per quell’ora e mezzo in più «si prevede di dare in concessione i servizi ad un operatore esterno, sempre comunque con una governance e una sorveglianza pubblica, e un progetto educativo che risponda alla nostra mission. L’idea è aprire una manifestazione di interesse verso soggetti esterni – prosegue ancora la vicesindaca–. E con l’obiettivo di offrire ai bambini e alle bambine un’esperienza stimolante e differenziata da quella che fanno durante le altre ore». All’interno del futuro bando per la concessione del servizio, «prevederemo una premialità per l’operatore che riesca a costruire una rete con i soggetti del terzo settore che fanno attività in città – spiega Camici–. Noi vogliamo rendere accattivante per i bambini l’offerta, un’esperienza formativa aggiuntiva nello stesso luogo sicuro in passano già altre ore della loro giornata».
Le idee per il pomeriggio
Diverse le idee che il Comune ha in mente per le attività da svolgere nel pomeriggio. «Abbiamo pensato ad attività teatrali, musica, ad un approccio alla lingua inglese, e ad un’attività propedeutica allo sport. Ci piacerebbe riuscire a far cominciare il servizio alle 15, in modo che gli operatori di chi ha in gestione il servizio possano sovrapporsi alle maestre dei bambini e collaborare. Dobbiamo gestire anche quella fase dove alcune famiglie andranno a ritirare i bambini, mentre altre li lasceranno usufruire del servizio».
Le agevolazioni
La vicesindaca rivendica questo cambio di programma per gli asili comunali. «Sarà da valutare, ma prevedo una eventuale agevolazione economica per le fasce più basse. Il concetto è non solo dare risposte alle famiglie dove entrambi i genitori lavorano ed hanno la necessità che i servizi possano accompagnare il bambino in orario di lavoro. Ma anche dare delle opportunità alle famiglie che hanno meno mezzi a disposizione, e che sul mercato libero non riuscirebbero a far frequentare corsi ai loro figli. Credo possa essere un’occasione per tutti». La volontà di inaugurare il nuovo servizio c’è, ma non vi sono ancora certezze. «Il servizio si avvierà soltanto se ci sarà un numero minimo di famiglie che avrà deciso di aderire – chiude la vicesindaca Libera Camini –. Non è detto che classi siano uniformate in base all’età. Questo succederà se le richieste saranno alte. Altrimenti, ci potranno essere classi miste, con bambini e bambine di diversa fascia d’età. Preferibilmente vorremmo partire entro novembre prossimo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA