Lotto Zero, la storia infinita. Ora un nuovo “rilancio”: «10 milioni per il progetto»
Quei 6.250 metri da Maroccone a Chioma, se ne parla dal 1965. Emendamento Pd al decreto infrastrutture: «Opera strategica»
LIVORNO. Mai denominazione è stata così infelice. Parliamo del “Lotto Zero", cioè della prosecuzione della Variante Aurelia dal Maroccone a Chioma, bucando le colline del Romito fino a riallacciarsi alle quattro corsie a sud di Quercianella. E’ un mantra che ricorre da oltre 50 anni (le prime ipotesi risalgono addirittura al 1965) nel dibattito, talvolta sconclusionato, sulle infrastrutture tirreniche. Perché questo buco stradale di appena 6.250 metri rappresenta una spina nel fianco di ogni velleità di sviluppo del territorio livornese, della Toscana costiera ma più in generale del Paese.
Se ne parla, si sparano cifre, si prospettano idee sui tunnel, si fanno accordi (come quello del 2011 tra il Presidente della Regione Rossi e i ministri Matteoli, Prestigiacomo e Fitto del governo Berlusconi per avere 600 milioni per Lotto Zero e Lucca-Mediavalle), si transita da Sat ad Anas. Poi di fronte a previsioni finanziarie pesantissime e a priorità diverse calendarizzate dai governi che si succedono, cade tutto. E si rilancia sulle “compensazioni”, come quei 178 milioni promessi per la costruzione della “seconda canna” al posto del maxitunnel sul Romito. Cade tutto, fuorché, naturalmente, le speranze.
E’ notizia di questi giorni, infatti, della richiesta dei parlamentari toscani del Pd al governo di mettere da parte 10 milioni per progettare l’opera ritenuta strategica per il completamento del Corridoio Tirrenico, insieme ad un pacchetto di interventi su altri assi stradali toscani (la messa in sicurezza della Fi-Pi-Li, della Tosco-Romagnola e della Statale 12 dell'Abetone e del Brennero, l'adeguamento della Firenze-Siena, il completamento della Due Mari con particolare riferimento al tratto aretino). Tornare cioè a quanto previsto nel 2008 dal Cipe che stabiliva, a mitigazione dell’impatto dell’autostrada, opere cruciali come appunto la Maroccone-Chioma.
«Sul progetto del Lotto Zero serve passare dalle parole ai fatti - afferma oggi il consigliere regionale Francesco Gazzetti -. Ecco perché il Partito Democratico ha deciso di rilanciare con forza anche questo tema che è assolutamente strategico. Lo abbiamo fatto grazie ai nostri deputati, depositando un apposito emendamento al decreto infrastrutture nel quale si chiede al Governo di mettere a disposizione 10 milioni di euro per la progettazione dell'opera, primo passo per inserire nel 'Contratto di Programma di Anas' questa nuova infrastruttura. Ringrazio l'onorevole Marco Simiani per aver curato, d'intesa con il segretario regionale Emiliano Fossi e tutte e tutti i nostri deputati, anche questo provvedimento».
Gazzetti spiega che la richiesta trova fondamento negli atti approvati in questi anni in Consiglio regionale, presentati con le prime firme dei consiglieri del territorio. «Ma anche e soprattutto nelle continue e costanti richieste avanzate dalla Giunta regionale che ha sempre, grazie all'attenzione del presidente Eugenio Giani e dell'assessore Stefano Baccelli, evidenziato al governo l'importanza della realizzazione di quest'opera per un nuovo collegamento stradale tra Maroccone e Chioma a Livorno». Per la verità Giani, di fronte al nodo dei finanziamenti, aveva ipotizzato di far transitare il Lotto Zero anche dai soldi drenati da Toscana Strade per la Fi-Pi-Li. Oggi si chiede di mettere in campo 10 milioni per il progetto (“il quadro normative e la tecnologia è cambiata», dice Gazzetti). Fra mille incognite e criticità ambientali (ricordate le preoccupazioni dei residenti per la fragilità geologica di Quercianella?). E il rebus costi dato che, solo nel 210, si parlava di 231 milioni.
Già il sindaco Salvetti aveva ritenuto decisiva, nell’ambito del recovery-fund, la Maroccone-Chioma anche in vista degli investimenti sul porto (Darsena Europa). Il Pd oggi rialza la voce e il berrsaglio è il governo di centrodestra. «Adesso la maggioranza che guida, pro tempore, il Paese - chiude Gazzetti - ha la possibilità di far vedere se crede nel Lotto Zero oppure no. Sarà un modo per capire se davvero si vuole passare dalle parole ai fatti». Sarà un’altra puntata di una storia infinita?