Il Tirreno

Livorno

L'inchiesta

Permessi antincendio, indagati due ispettori Asl: «Corrotti per soprassedere ad alcune contestazioni»

di Stefano Taglione

	La sede Asl di Pisa (foto d'archivio)
La sede Asl di Pisa (foto d'archivio)

Uno dei due replica, il volterrano Leo Bongini: «Non è vero, lavoravo altrove». Sequestrate bottiglie di vino "Tignanello" e "Sassicaia"

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LIVORNO. Ci sono anche due ispettori dell’Asl Toscana nord ovest fra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto per corruzione e riciclaggio del funzionario dei vigili del fuoco Giuseppe Mazzotta. In base a quanto si può apprendere, visto che le indagini sono ancora in corso e vige il massimo riserbo, si tratterebbe di un filone parallelo a quello legato all’ingegnere sessantenne di San Casciano di Cascina, visto che ai due verrebbe contestato tutt’altro e non nell’ambito della prevenzione delle certificazioni antincendio. Mazzotta, in questo caso, viene descritto come «mediatore».

Gli inquirenti, è quanto si apprende, hanno sequestrato «bottiglie utilizzate dall’imprenditore cinese Lei Zhang (anch’egli indagato) – si legge negli atti – per corrompere i due affinché soprassedessero su alcune contestazioni amministrative comminate dai medesimi ai danni di alcuni esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi amici di Zhang. Il tutto grazie all’intermediazione di Mazzotta». Gli ispettori indagati sono il cinquantottenne Leo Bongini di Volterra, in provincia di Pisa, e il trentacinquenne Lorenzo Benotto, residente a San Giuliano Terme. Entrambi lavorano per l’Asl. Bongini, raggiunto al telefono, si reputa «molto tranquillo». «Non ho fatto niente di male, non faccio vigilanza – aggiunge – e non potevo neanche interagire per elevare le contravvenzioni, in quanto non lavoro al dipartimento di prevenzione dell’Asl». A casa sua gli agenti della Squadra mobile durante una perquisizione hanno sequestrato una bottiglia di vino “Tignanello”.

Si dichiara estraneo all'inchiesta anche il geometra e volontario dei pompieri Alessandro Centelli, 64 anni, originario di Rosignano e residente a Collesalvetti, chiamato in causa per alcune certificazioni antincendio nell’ambito della sua professione di geometra. «Come geometra faccio molte pratiche antincendio e mi reputo innocente: mi hanno perquisito la casa, facendomi il backup del computer e del telefonino, ma non hanno trovato niente. Hanno effettuato una perquisizione anche al distaccamento volontario dei vigili del fuoco del Crocino. Sono sereno, sono una persona perbene». 

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