Livorno, giù il cavalcavia davanti alle Terme del Corallo: ora si affida il progetto. Cosa prevede e i tempi
Si sono presentate otto imprese. Operazione da 37 milioni. E sulla viabilità-imbuto in zona piazza Mazzini ecco le idee
LIVORNO. Nel 1982, mentre Pablito trascina gli Azzurri ai mondiali di Spagna, l’esercito argentino occupa le Falkland e sugli schermi esce il film The Wall sui Pink Floyd, a Livorno in zona stazione si tira su un cavalcavia di ferro e cemento che fa scomparire l’odiato passaggio a livello e le lunghe attese alle sbarre ma che, urbanisticamente, rappresenta una ferita brutale e un oltraggio alle Terme liberty della Salute.
Ieri 10 giugno 2025, 43 anni dopo, Giovanna Cepparello - assessora alla Mobilità - annuncia che ci sono 8 offerte per il bando di progettazione per l’ abbattimento della vituperata opera e la realizzazione del sottopasso. Progettazione che costa poco più di 2 milioni. Puntualizza che sono tutte imprese “solide e importanti” e informa che entro la prossima settimana il progetto sarà affidato. Da qui in poi la vincitrice avrà 5 mesi di lavoro. E i primi mesi del 2027, dice, saranno aperti i cantieri della viabilità. Un’operazione che vale 37 milioni, una parte già finanziata, “l’altra troveremo le risorse”, promette. «Ma una cosa è certa, prima si parlava di abbatterlo. Ora mettiamo nero su bianco che l’abbattiamo», dice. Le chiediamo dei tempi? «Saranno lunghi perché i lavori interessano anche la rete ferroviaria». Il sindaco Salvetti, al suo fianco, sorride: «Faremo prima noi ad abbatterlo che il governo a costruire il ponte di Messina». Sul progetto di fattibilità tecnica del sottopasso il Comune aveva affidato il lavoro a Itec, società ligure di ingegneria, che aveva prospettato 200 metri di opera con imboccatura lato PalaModigliani e uscita intorno al civico 20 di via degli Acquedotti. L’abbattimento del cavalcavia sarà successivo al sottopasso.
E’ questa della demolizione dell’ecomostro (legata al rilancio delle Terme del Corallo e agli Uffizi al Mare per cui Giani ha sganciato 5 milioni) la notizia più fresca della mattinata nella sala delle Mescite dove la giunta fa il bilancio del primo anno di mandato. Su traffico, ambiente e viabilità Cepparello rivendica che Livorno oggi ha 35 km di piste ciclabili (rispetto ai 20 di 6 anni fa). Che sono iniziati i lavori al Picchianti per l’impianto fanghi-forsu. Che il Comune acquista 3 nuovi bus elettrici. Ma le chiediamo del nodo viabilità tra via Grande, scali Cialdini, piazza Mazzini imbuto estivo dei livornesi e che fa parte del programma della giunta? «La soluzione sta nel piano del traffico che porteremo in consiglio entro la fine dell’anno». Insomma, aspettando le decisioni su rotatorie e semafori intelligenti, sarà un’altra estate all’antica (“ma il lavoro, anche con Sintagma, è stato avviato”, assicura l’assessora). Andrea Raspanti indica il lavoro nel sociale: il centro ascolto per le famiglie, la spesa di 5 milioni nell’edilizia Erp col ripristino di alloggi vuoti (recuperati in un anno oltre 200). E sulla sanità battezza il nuovo Polo di chirurgia robotica nell’ospedale di Livorno che consentirà tra le 200-300 operazioni l’anno, soprattutto in ambito oncologico.
Per Viola Ferroni (bilancio) “l’azzeramento del canone Casalp” è un risultato importante che dà ossigeno e libera risorse per interventi. Poi, sul fronte delle partecipate, cita la chiusura della liquidazione di SiPic srl avviata nel 1977 e quella di Atl srl con l’ingresso in Ctt Nord srl. Ricorda infine che a dicembre il comune ha raggiunto il numero massimo di dipendenti, 1131. La vicesindaca Libera Camici sottolinea i 12 milioni di investimenti per l’edilizia scolastica, il rilancio del canile e le “24 aree per sgambatura” presenti in città a fronte di un numero record di cani (20mila quelli censiti), nonché il lavoro nelle scuole per il potenziamento del tempo pieno la qualità delle mense. E se Federico Mirabelli (lavori pubblici) ricorda la riqualificazione di via Grande e dell’area mercatale e i 5 tavoli di crisi in Regione, Silvia Viviani (urbanistica) cita a modello gli interventi di rigenerazione urbana e il Pinqua del quartiere stazione. Nel commercio e turismo Rocco Garufo elenca le 580mila presenze turistiche nel 2024 (+47% rispetto al pre-covid), le 70mila mappe distribuite e polemizza con l’”escalation epistemiologica” di chi ha sempre detto che mancavano i turisti e ora dice che sono troppi e non spendono. Cita uno studio secondo cui 100mila crocieristi l’anno restano in città e consumano in media 35 euro al giorno. Per Angela Rafanelli vale la pena ricordare il Museo Mediceo inaugurato, la spin off di Corto Maltese, il recupero del Museo Fattori, il progetto Faro e la qualifica di Livorno come “Città che legge”. Michele Magnani (giovani e digitale) si dice soddisfatto dell’istituzione della consulta giovanile e del lavoro sul digitale per la cybersecurity e l’accessibilità dei disabili.