Livorno, multe a raffica sul lungomare e sul Romito: quasi 250 sanzioni in due giorni
Controlli intensificati della polizia municipale nel weekend. Quest’anno dalle infrazioni stradali il Comune prevede di incassare 11,1 milioni
LIVORNO. Ben 246 multe in due giorni. Tutte sabato e domenica scorsi per divieto di sosta fra il Romito e il lungomare. Giro di vite della polizia municipale per garantire la sicurezza della strada litoranea e dei viali a mare, con gli agenti locali guidati dal comandante Joselito Orlando che hanno rilevato numerose infrazioni, 85 nei confronti degli scooteristi e dei motociclisti e il resto verso gli automobilisti. Un controllo mirato, quello sul Romito, a garantire l’ordine nelle aree dove i mezzi vengono parcheggiati nei divieti apposti nei tratti curvilinei e nel senso contrario a quello di marcia (con particolare pericolo nella fase di reimmissione in corsia). Per quanto riguarda invece il lungomare cittadino le verifiche erano tese anche a ottenere una sosta disciplinata (spazi riservati a macchine o veicoli a due ruote) per favorire l’uso dei mezzi pubblici (con i controlli delle fermate dei bus di Autolinee toscane) e a garantire la mobilità dei disabili, verificando l’occupazione regolare delle strisce gialle e, più in generale, la fruibilità degli attraversamenti pedonali.
Cosa dice la legge
Il divieto di sosta causa quasi sempre la classica multa da 41 euro, ma con le aggravanti è possibile arrivare facilmente al raddoppio della sanzione, ad esempio se si parcheggia sulle strisce pedonali o su una pista ciclabile. Se l’infrazione è oggettiva conviene pagare subito, per beneficiare di uno sconto sull’importo dell’ammenda pecuniaria. Chi paga la multa entro cinque giorni dalla data di notifica, infatti, può usufruire di un pagamento in forma ridotta, con uno sconto del 30%. In questo caso, per la sanzione tradizionale di 41 euro è possibile diminuire l’importo fino a 28,70 euro, altrimenti una multa di 82 euro (quindi già comprensiva di aggravante) può ridursi fino a 57,40 euro. Se l’infrazione è stata rilevata sul posto il riferimento per i cinque giorni è quello della redazione del verbale, altrimenti si devono contare a partire dalla data di ricezione della notifica consegnata per posta raccomandata, anche se non ritirata subito. Dopodiché è necessario pagare l’importo intero entro i canonici 60 giorni, mentre in seguito scattano gli interessi e le maggiorazioni previste dalla legge. Se si vuole impugnare il provvedimento, invece, ci sono due possibilità: il ricorso entro due mesi al prefetto – gratuito, ma se si ha torto si dovrà poi versare il doppio del quantum originariamente previsto – o quello al giudice di pace, entro 30 giorni e inviabile anche per via telematica, che però ha un costo procedurale di 43 euro. È chiaro che, in caso di sanzioni di 28,70 euro, quasi sempre conviene pagare, visto che il costo della multa è inferiore a quello previsto per rivolgersi al tribunale. Viceversa, se ad esempio vi sono degli errori evidenti sui verbali o situazioni suscettibili di più interpretazioni, l’impugnazione può essere la strada da intraprendere senza indugi.
Il gettito
Il Comune di Livorno, per il 2025, prevede di incassare 11,1 milioni di euro proprio dalle infrazioni al codice della strada. È quanto viene riportato nero su bianco nel bilancio di previsione. Di questi, però, 5.437.712 vengono definiti «di dubbia esigibilità». Questo perché è praticamente impossibile che tutte le multe vengano poi realmente pagate: a Livorno, in base agli ultimi rilevamenti, ne vengono incassate circa il 70%, ciò che rimane sono quindi praticamente “crediti deteriorati”, ma nelle previsioni di bilancio si deve fare riferimento alla media nazionale (attorno al 50%) e quindi, prima di poter effettivamente spendere le risorse preventivate, ogni ente deve individuare quanta percentuale del gettito potenziale potrebbe non essere incassata, in questo caso quasi la metà. L’entrata probabile, insomma, è inferiore, ma poi bisognerà capire nei prossimi mesi quante sanzioni realmente avrà fatto la polizia municipale. In ogni caso sul ricavato delle multe vi sono dei vincoli di legge, perché con questo tipo di entrata si può finanziare solo determinati ambiti di spesa, per lo più afferenti a investimenti sulle strade e alcune spese relative alla polizia municipale. Il giorno di Pasquetta, proprio sul Romito, in questo caso la polizia di Stato con la Squadra volante ha comminato circa 300 multe alle auto in divieto durante la festa a Calafuria che bloccò per ore l’arteria.