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La riqualificazione

Livorno, cento case nella Torre della Cigna: «Cantieri da allestire a fine estate»

di Claudia Guarino

	La Torre della Cigna
La Torre della Cigna

Il progetto per recuperare il complesso immobiliare vira verso il residenziale puro. Il direttore dei lavori: «Parte dell’edificio può essere destinata ad edilizia sociale»

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LIVORNO. Più case e uffici ridotti quasi a zero. Il progetto per riqualificare la Torre della Cigna a Livorno si ridimensiona lasciando la maggior parte dello spazio a disposizione dell’edilizia residenziale, con una quota possibile da destinare al social housing. Il tutto, spiega Silvano Bagagli, progettista e direttore dei lavori dello studio Bagagli di Capannoli, «con l’obiettivo di presentare il piano in Comune a luglio per la Scia per poi arrivare ad allestire i cantieri entro la fine dell’estate». In modo tale da arrivare, finalmente, a riqualificare il famoso edificio alle porte nord della città. Ma andiamo con ordine.

L’acquisto

Nell’aprile del 2021 la Torre che svetta all’uscita della Variante è stata liberata dagli inquilini che lì avevano abitato abusivamente nei precedenti cinque anni. Tutto ciò senza sgomberi. Gli abitanti se ne sono andati tranquillamente, portando via le loro cose e lasciando qua e là segni di un passato ormai lontano. Nel 2022 la Ad casa si è fatta avanti per comprare quella che era – e che è ancora – una cattedrale nel deserto. La società ha seguito due procedure. La prima è stata avviata già nel 2022 ed ha portato all’acquisto della parte di torre che era di proprietà del Fondo immobili pubblici (Fip) , fondo comune di investimento immobiliare gestito da Investire Sgr spa, operatore indipendente del risparmio specializzato nella valorizzazione di portafogli immobiliari. Nell’autunno del 2023 Ad casa ha firmato il rogito e acquisito gli spazi per poi passare a seguire l’altra parte della procedura facendo un’offerta al curatore – il commercialista cecinese Giacomo Boni – per comprare (all’asta giudiziaria) la restante porzione della torre, quella più consistente. Cioè il “pacchetto” della immobiliare San Teodoro in liquidazione. La base d’asta era di 2 milioni 455. 500 euro. E la Ad casa si è aggiudicata il bene per poi formalizzare l’acquisto.

Il progetto originario

Il progetto originario per la riqualificazione dell’immobile prevedeva la creazione di un’ottantina di appartamenti, dotati di posti auto al coperto, da ricavare dal terzo piano in su. In un primo momento si era parlato anche di negozi e hotel, oltre che di case, da realizzare nel complesso della Cigna. Un’opzione, questa, che è stata poi scartata. Il settore laterale posto nella parte basse dell’immobile, invece, in origine era stato lasciato come area a prevalenza direzionale. Dunque per uffici, sostanzialmente.

Le modifiche

Il progetto attuale prevede invece la realizzazione di «un centinaio di appartamenti con una parte che potrebbe essere destinata al social housing». In quest’ottica un piccolo spazio destinato agli uffici probabilmente rimarrà, ma è comunque parecchio minoritario in un’impostazione che vira decisamente verso il residenziale puro. Una volta ottenuto l’ok al progetto e presentata la Scia, la proprietà potrà allestire i cantieri e l’obiettivo è quello di metterli su in coda all’estate.

I lavori

Così da mettere in atto la riqualificazione generale di un complesso che, in tempi recenti, è stato ripetutamente oggetto di atti vandalici e tentativi di intrusione. Sono stati d’altra parte rimossi da tempo i cumuli di rifiuti che per mesi sono rimasti “parcheggiati” nel piazzale principale davanti alla Torre della Cigna. Adesso non rimane che portare avanti un progetto il cui valore complessivo si aggira intorno ai dieci milioni di euro. 


 

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