Livorno, Tiger bissa e apre un nuovo negozio entro giugno
Il brand danese che vende accessori e giocattoli è già presente con uno store in via Cairoli, aperto nel 2014
LIVORNO. Flying Tiger, brand danese che vende perlopiù accessori e giocattoli a basso costo, bissa a Livorno e, dopo il punto vendita aperto nel 2014 in via Cairoli, sbarcherà entro giugno negli spazi delle Officine storiche di Porta a Mare. «Si arricchisce ancora di più l’offerta – spiega Laura Poggi, director of leasing, digital & innovation di Igd, società proprietaria dell’immobile – . Per la struttura, la grandissima svolta ha coinciso con l’apertura di Primark (rivenditore internazionale di abbigliamento, ndr). Siamo molto soddisfatti perché il centro commerciale è in crescita: rispetto all’anno precedente, infatti, gli ingressi sono aumentati del 44 per cento. Tra l’altro, in questi dati sono esclusi gli ingressi da Primark perché, trovandosi all’esterno, non rientra nel conteggio. E in 12 mesi (dunque rispetto al 2024) anche i fatturati dei negozi sono aumentati del 30 per cento: la struttura ci sta dando belle soddisfazioni e ora proseguiamo con il completamento della parte della commercializzazione, anche se i fondi liberi, ad oggi, sono pochi».
Tiger aprirà il suo secondo negozio in città entro la fine di giugno: lo annuncia un cartellone colorato appeso di fronte alla vetrina del fondo che ospiterà il nuovo punto vendita del marchio danese che ha negozi in tutto il mondo e che, adesso, ha anche l’ambizione di offrire prodotti a prezzi accessibili con l’impronta di carbonio più leggera possibile. L’obiettivo è quello di lavorare attivamente per diventare indipendente da materiali e combustibili vergini di origine fossile, a partire dalla progettazione dei prodotti fino al design delle confezioni, all’utilizzo dei materiali e ai test, fino alla logistica e alla gestione dei negozi.
Ma non è l’unico investimento nell’area: da tempo, fronte mare, c’è un cartello che annuncia l’apertura di un ristorante. «Per la parte legata alla ristorazione stiamo ragionando con un ristorante di Livorno, che non è una catena, ma non abbiamo ancora firmato il contratto – prosegue Poggi – e poi un ulteriore step sarà nella parte di piazza Mazzini: siamo in trattativa avanzata, infatti, con un gruppo importante di poliambulatori».
Ma gli investimenti da parte di Igd non si fermano. «Ci sono già delle trattative aperte che sono partite una decina di giorni fa al Mapic, l’evento più importante dedicato al mercato immobiliare commerciale in Italia – aggiunge la director of leasing, digital & innovation di Igd – . Porta a Mare era partito come un progetto piccolo, ora invece ha un respiro completamente diverso: per questo oggi anche i brand internazionali guardano al centro commerciale in modo completamente diverso, e questo ci fa molto piacere. Non solo per noi, ma anche per Livorno in sé perché è un bel messaggio per una città di media dimensione».
Ma quali sono le caratteristiche del centro commerciale che spingono sempre più persone a scegliere Porta a Mare per fare shopping o cenare? «Sicuramente incide il giusto mix tra il fatto che, da un lato, si tratti di una struttura che non è un “vero” centro commerciale; dall’altro, è una struttura multifunzione in una location bellissima e con un mix merceologico che comunque ha una parte legata alla ristorazione e all’intrattenimento che consente di vivere la struttura anche nella fascia serale, e poi c’è tutta la parte relativa al retail puro che permette di viverla quotidianamente. Abbiamo inoltre la spinta di Primark che consente di ampliare il bacino di attrazione oltre i 25 minuti. Abbiamo fatto delle ricerche di mercato, verificando che se prima lavoravamo prevalentemente con i livornesi, con l’apertura di Primark è aumentata di circa 25 minuti la percorrenza dalla struttura. Durante la settimana, quindi, i più provengono da Livorno città, invece nel week end l’area è molto vissuta soprattutto da parte di chi arriva da lontano».
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