Asili nido a Collesalvetti, mancano posti per i bimbi. I genitori: «Serve una soluzione-ponte»
Assessora: «La nuova struttura ne accoglierà 60 ma c’è da aspettare fine 2026»
COLLESALVETTI. Protesta civile di un gruppo di genitori qualche giorno dopo l’uscita della graduatoria definitiva per l’ammissione e la frequenza dei nido d’infanzia del comune di Collesalvetti. A soffrire un particolare disagio, sarebbero bambini e bambine della fascia 3-12 mesi.
La situazione
Le domande accolte non sono andate oltre il 50% degli aventi diritto e chi è rimasto escluso rivendica la mancanza di un servizio essenziale che incide sulla conciliazione dei tempi di vita e lavoro degli adulti.
Sempre nella lettera arrivata al Tirreno, si fa notare che all’interno del Comune insistono tre asili nido privati di cui molti posti gestiti direttamente dalla amministrazione, ma solo uno di essi è attrezzato per l’accoglienza di lattanti. Dieci posti utili per i più piccini, ritenuti «davvero pochi per un territorio di 16 mila abitanti».
Dito puntato infine anche salendo leggermente di età, con una situazione simile, in cui la domanda risulta ancora superiore rispetto all’offerta. «E in un contesto sociale in cui si promuove il sostegno alla genitorialità e l’uguaglianza di accesso all’istruzione fin dalla prima infanzia, tale situazione appare in contrasto con gli obiettivi dichiarati di inclusione e supporto alle famiglie».
Dritti verso il punto, ecco la richiesta di un aumento della disponibilità di posti nei nidi, anche attraverso soluzioni temporanee, come ad esempio, l’ampliamento del nido d’infanzia “Bimbi del Colle”, un ampliamento del servizio che guarda la fascia 3-12 mesi e rafforzare i canali di comunicazione e supporto alle famiglie escluse dalle graduatorie, con eventuali misure di compensazione o supporto alternativo.
Il Comune risponde
Ad essere interpellata sul tema, l’assessora delle politiche sociali ed educative, cultura e associazionismo, Vanessa Carli. «Sono sorpresa di questa chiamata, anche perché non ho ricevuto direttamente alcuna segnalazione».
Entra poi nello specifico, Carli. «Da un paio di anni, la formula “nidi gratis” della Regione, il cui accesso si ottiene con un Isee nemmeno troppo basso, ha fatto aumentare le richieste perché gli aventi diritto adesso sono molti di più. Bella manovra, ma che ha messo in crisi il nostro sistema. Da essere vuoti o quasi, i nostri nidi ora sono stracolmi. Abbiamo quattro strutture a convenzione di questo tipo: tre a Collesalvetti ed uno su Livorno, il “C’era una volta”. Abbiamo anche ottenuto qualche posto in più, ma evidentemente non basta». L’assessora, non ignora il problema, ma guarda alla lungimiranza della giunta. «Proprio perché la tendenza ha subìto un cambiamento, grazie ai fondi Pnrr abbiamo già in cantiere la costruzione del nuovo nido in via Picchi, nella zona scolastica e che sarà pronto entro la fine del prossimo anno. Una struttura che risponderà alle esigenze, con una capienza di 60 posti. Sarà accanto al nido “Bimbi del Colle”. Come amministrazione, siamo in difficoltà, sapendo che servirebbe una “soluzione ponte” in attesa del nido comunale nuovo. Per il momento capisco che sia un disagio, ma possiamo essere contattati per parlare di cosa sia meglio fare. Quello che è certo è che il Comune non ha un asilo in più. Quindi, o apre un’altra struttura privata, con un gestore nel frattempo già accreditato Asl e con tutte le carte del ministero a posto, o altrimenti diventa tutto più difficile. Non si inventano posti nuovi dall’oggi al domani, con la presenza di personale qualificato».
«La situazione - sottolinea l’assessora comunale di Collesalvetti - è difficile e soluzioni in tasca non ne abbiamo. Disponibile tuttavia a fare ogni tentativo, assumere ruolo di tramite e capire se si può giungere ad un epilogo che possibilmente non scontenti nessuno. In attesa del nuovo asilo».