Livorno, ponte sullo Scolmatore: «Anas ha annunciato il via ai lavori entro fine giugno»
L'infrastruttura, chiusa da prima di Natale, fondamentale per collegare Pisa. Gli interventi dovrebbero durare due anni. L'ente ha assicurato l'inizio prima dell'estate alla sindaca di Collesalvetti, Sara Paoli
COLLESALVETTI. «Anas ci ha assicurato che entro giugno partiranno i lavori sul ponte dello Scolmatore». Ad annunciarlo – dopo i ritardi e le proteste della popolazione, che poco più di due settimane fa in un’affollata manifestazione aveva bloccato la strada per un’ora – è la sindaca di Collesalvetti, Sara Paoli, che negli ultimi mesi insieme al prefetto Giancarlo Dionisi ha fatto un pressing incessante sull’ente proprietario, il quale subito prima di Natale aveva obbligato palazzo civico alla chiusura dell’infrastruttura con un’ordinanza perché il passaggio delle auto e dei mezzi pesanti, ne avrebbe minato la stabilità.
Attualmente, e lo rimarrà fino alla fine degli interventi, l’importantissimo asse viario che collega Livorno, Collesalvetti e Pisa è aperto ai mezzi leggeri – a motorini, biciclette e pedoni per esempio – mentre è inibito ai più “grandi”, costretti alla via alternativa, ovvero la Variante fino all’uscita di Stagno nord, altrimenti per chi vuol pagare c’è l’autostrada. A questo proposito, le amministrazioni labronica e colligiana, hanno tentato anche un’interlocuzione con la società che gestisce (per conto dello Stato) l’autostrada per capire se fosse possibile, durante gli interventi, non applicare il pedaggio ai residenti: «Il costo preventivato – rivela però la prima cittadina – è risultato insostenibile, in quanto avremmo dovuto coprire oltre 60mila euro al mese di mancati introiti. Cercheremo quindi di monitorare la situazione del traffico e, nel momento più delicato, prevedere persone alla rotonda di Stagno nord per far defluire il traffico. Lì, infatti, ci saranno i problemi maggiori nei momenti più intensi di afflusso. Il nostro obiettivo è limitare al massimo i disagi, motivo per il quale ci siamo battuti per non ritardare ulteriormente l’inizio delle opere e a giugno verificheremo che il cantiere venga aperto».
Anas, per il momento, ha risposto con un primo cronoprogramma, valido fino a ottobre-novembre, in cui si partirà con l’allestimento del cantiere, con la demolizione della pavimentazione, con gli interventi sulle spallette, la rimozione dell’impalcato e la posa delle tubature. Poi si procederà con il resto. Un intervento che sarebbe durato un anno se la chiusura fosse stata totale, mentre di 18-24 mesi – così sarà – con l’inibizione a metà così com’è oggi, “limitata” ad auto e camion. «Voglio ringraziare la prefettura, che ha sostenuto le nostre richieste – prosegue Paoli – e ora proseguiremo insieme nel monitoraggio per far sì che i tempi annunciati vengano rispettato. Inizialmente i lavori sarebbero dovuti partire a marzo, poi però ci sono stati i ritardi che non dipendono da noi, perché Anas si occupa di tutto. Andiamo incontro a un periodo estivo, questo punto di vista, non semplice. I disagi, per chi abita a Stagno e aree limitrofe, non saranno di poco conto».
Ma quando potrà riaprire il ponte? Date certe, al momento, non ve ne sono. Se i lavori, come annunciato da Anas alla sindaca, dureranno all’incirca un anno e mezzo o al massimo due, è lecito pensare che l’Aurelia possa riaprire interamente entro l’estate del 2027. Ma si spera prima. «In ogni caso – conclude la prima cittadina – informazioni più certe verranno date nel corso del prossimo anno, durante lo svolgimento dei lavori, ora non siamo in grado di stabilire i tempi complessivi, del resto il cronoprogramma che ci hanno fornito è provvisorio, fino a novembre».
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